In questi giorni ho ricevuto molti messaggi in cui, amici italiani e non, mi chiedono cosa stesse accadendo in Albania.
In effetti il paese delle aquile è interessato da un paio di settimane di una serie di manifestazioni antigovernative guidate dall’opposizione del storico leader Sali Berisha.
Ho deciso quindi di comprendere meglio le motivazioni che hanno portato a queste manifestazioni e di studiare lo scenario politico albanese.
La situazione può sembrare quasi surreale se non si conosce il passato dell’Albania, segnato da quasi 50 anni di regime dittatoriale comunista e di un livello di corruzione che lo posiziona ai vertici dei paesi più corrotti in Europa.
Un paese segnato dall’emigrazione degli anni ’90, dal traffico di armi e sostanze stupefacenti, segnato da una classe dirigente corrotta ed una mala giustizia.
La strada verso la grande famiglia UE sembra essere sempre più lontana viste anche queste ultime tensioni successe a Tirana, questo mentre gli internazionali si aspettano la messa in marcia del paese e l’uscita fuori da questo lungo tunnel, segnato da una vera e propria faida per il potere da parte dei partiti politici.