Tra le iniziative dell’Ente del Turismo Albanese, intese a sviluppare l’interesse a visitare il paese, va ricordata l’ideazione, la stampa e la diffusione nel 1940 di una serie di venti cartoline a colori che riproducevano dipinti di paesaggi e costumi albanesi, commissionati ad due artisti – uno italiano e uno albanese – Luigi Piffero e F. Pullumi.
L’Ente, che dipendeva dalla Direzione della Stampa della Presidenza del Consiglio d’Albania, dette incarico in tal senso agli artisti prescelti.
Tra i soggetti delle opere troviamo panorami di Alessio, Argirocastro, Berat, Korça, Kruja, Himara, Pogradetz, Scutari, Tirana, Vajguras, Valona e costumi di Dibra e Scutari, caratteristici della montagna albanese.
Fortunatamente – conservata nell’archivio di mio padre, Francesco Tagliarini, in quegli anni Consulente per il Turismo presso la Presidenza del Regno d’Albania – abbiamo ancorala documentazione di questa iniziativa, indubbiamente innovativa per l’Albania e – probabilmente – anche per l’Italia.
Non dobbiamo dimenticare che in quegli anni la corrispondenza postale era diffusissima ( non essendo né frequente né economico il telegramma ed il telefono, né esistevano ovviamente i moderni strumenti informatici ).
La cartolina era molto utilizzata per la sua semplicità ed il modesto costo, e soprattutto per l’immediatezza dell’immagine del luogo da dove proveniva il messaggio.
La cartolina turistica, poi, mirava a far conoscere al destinatario le bellezze del paese visitato ed era – di conseguenza – un incentivo al turismo.
Diamo ora, per completezza di informazione, una breve nota biografica di Luigi Piffero. Purtroppo – nonostante ricerche su numerosi testi, in cataloghi di biblioteche italiane ed albanesi e su Internet – non sono riuscito ad avere notizie dell’artista albanese. Sarei grato se qualcuno dei lettori di Albania News riuscisse a colmare questa lacuna.
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Luigi Piffero, pittore e grafico – nato a Milano nel 1907 –dopo aver frequentato l’Accademia di Brera, insegnò decorazione alla Scuola Superiore d’Arte Applicata, annessa al Museo Artistico del Castello Sforzesco di Milano.
Nel 1937 si trasferì a Roma dove svolse, fino al 1943, la funzione di “Art Director” dell’Ente Nazionale per il Turismo e di grafico pubblicitario con la realizzazione di manifesti turistici e copertine di importanti riviste.
Dal 1962 al 1969 fu grafico della prestigiosa rivista del Comune di Roma “CAPITOLIUM”, nella quale profuse la sua passione per il paesaggio.
Ha realizzato tra il 1969 ed il 1972 – ed è la sua opera di maggiore impegno – la “Pianta Monumentale di Roma”.
Morì a Sant’Agata di Cannobio il 7 aprile 1978.
Aggiornamento
Grazie alla collaborazione della Prof.ssa Olimpia Gargano – che ha condotto una ricerca ed ha tradotto il testo dall’albanese – sono in grado di dare notizie biografiche dell’artista albanese, autore di alcuni dei dipinti riprodotti nella serie di cartoline edite in Albania nel 1940 e stampate in Italia dall’Istituto Geografico De Agostini di Novara.
Desidero esprimere il mio più vivo ringraziamento a Olimpia e – di seguito – pubblico i risultati della Sua ricerca.
Fadil Pëllumbi Nga Wikipedia, Enciklopedia e Lirë Fadil Pullumbi, lindi në Tiranë, ishte piktor shqiptar.
Biografia in albanese
Fadil Pëllumbi, u lind në Tiranë, më 14 Mars 1918. Në periudhën 1932-1936, studion në shkollën e vizatimit duke qënë brezi i parë i kësaj shkolle.
Më 1939 përfundon studimet e larta në Akademinë e Arteve të Bukura në Romë, me profesorë të njohur si Guido Agostini etj.
Në vitin 1938 realizoi pllakatin e parë artistik-politik në vendin tonë, që pasohet pas një viti me një sërë punimesh pejsazhi, portretesh, në akuarel një pjesë e të cilave u riprodhuan nga De Agostini i Novarës.
Në vitin 1945 hapi ekspozitën e tij të parë me punime në akuarel dhe me vizatime. Organizoi ekspozitën e parë të Artizanatit Shqiptar. Në vitin 1946 projektoi dhe zbatoi Pavionin e parë Shqiptar në panairet ndërkombëtare në Zagreb, e më pas në Rumani, në Bullgari, në Poloni, në Pragë, në Gjermani etj.
Deri më 1960 punon për kulturën tregtare pranë Ministrisë së Tregtisë. Në vitin 1960-1963 punoi si piktor pranë Estradës së Shteti, e më pas në Ndërrmarrjen Artistike “Migjeni”. Në vitin 1992, hapi në Tiranë një ekspozitë vetiake me 120 punime akuarel, pastel e teknika te tjera. Krijime të ndryshme të tij gjenden në vende të ndryshme të Evropës. Ishte anëtar i Lidhjes së Shkrimtarëve dhe Artistëve që nga themelimi i saj.Vdiq më 23 maj të vitit 1977.
Traduzione in italiano
Fadil Pëllumbi nacque a Tirana il 14 marzo 1918. Dal 1932 al 1936 studiò presso la Scuola di Disegno, di cui fu la prima generazione. Nel 1939 portò a termine gli studi superiori presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove ebbe docenti famosi come Guido Agostini, e altri. Nel 1938 realizzò il primo manifesto artistico – politico albanese, al quale un anno dopo seguì una serie di paesaggi e ritratti ad acquarello, parte dei quali furono riprodotti dalla De Agostini di Novara.
Nel 1945 si tenne la sua prima mostra di acquerelli e disegni. Organizzò la prima esposizione dell’Artigianato Albanese. Nel 1946 progettò e costruì il primo padiglione albanese alla Fiera Internazionale di Zagabria, e in seguito in Romania, Bulgaria, Polonia, a Praga, in Germania, ecc.
Fino al 1960 si occupò di cultura commerciale per conto del Ministero del Commercio. Dal 1960 al 1963 lavorò come pittore per il Teatro di Varietà Nazionale, e poi per l’Associazione Artistica “Migjeni”.
Nel 1992 si tenne a Tirana una sua esposizione personale di 120 acquerelli, pastelli e tecniche varie. Le sue opere sono in vari Paesi europei.Fu membro della Lega Albanese degli Artisti e Scrittori fin dalla sua fondazione.
Morì il 23 maggio del 1977.
Motivazione linguistica:
L’identità del nome “pëllumbi” “pllumi” (“colombo”, in albanese) è dimostrata, fra gli esempi più famosi, dalla doppia forma cognominale del padre francescano Zef Pllumi, chiamato anche Zef Pëllumbi.
Nel caso specifico dell’artista, l’alternanza Pëllumbi / Pullumbi è attestata nello stesso lemma d’ingresso in Wikipedia (vedi).
La forma “Pullumi” (nelle cartoline in questione, il pittore si firma F. Pullumi) potrebbe essere tipica delle varianti albanesi settentrionali.
Pubblichiamo qui di seguito le riproduzioni delle cartoline.