Frequento l’Albania dal 2008. Festeggio i 10 anni e dieci Ferragosto trascorsi in questo Paese. Mi fa un immenso piacere leggere sui giornali on-line e sui social titoli come: “Tutti pazzi per l’Albania”, “Albania, l’invasione dei turisti stranieri continua”, “Tirana è la meta turistica del 2018” e via dicendo.
Mi fa anche sorridere se penso alle facce sconvolte di quando 8/9 anni fa dicevo che avrei trascorso le mie vacanze estive in Albania. Oggi invece la reazione è di grande interesse e curiosità.
Perché merita di essere visto questo Paese balcanico che di balcanico, a mio avviso, ha solo la collocazione geografica?!
Per svariate ragioni: anzitutto è facilmente raggiungibile, è sicuro, il clima è ottimo, si mangia benissimo e si beve dell’ottimo caffè – credetemi per noi italiani sono fattori decisamente rilevanti – la gente è ospitale e disponibile e ovviamente come non menzionare i suoi 400 e più chilometri di costa, le sue fantastiche spiagge, la bellezza delle montagne e dei laghi, la movida di città come Tirana, i prezzi economici. Credo che come ragioni siano più che sufficienti.
Da pioniera del turismo albanese ho portato con me negli anni moltissime persone, amici e parenti, e lo faccio tuttora. Da due anni le mie vacanze albanesi sono da mamma. Ecco che apro un capitolo a parte e spero che siano in molti a prestargli attenzione.
Un'Albania genuina in questi scatti di Elena Pagani ????☀
Posted by Turismo Albania on Friday, August 17, 2018
Il mio bambino, Elia, un anno e mezzo, mamma italiana e papà albanese, è il mio compagno di viaggio ed è con lui che quest’anno ho vissuto situazioni spiacevoli che vorrei non si ripresentassero in quella che a tutti gli effetti è la sua seconda patria.
Ho trascorso le vacanze in un residence, un complesso turistico come ne stanno nascendo molti, affacciato sul mare, nella località di Gjiri i Lalëzit, distretto di Durazzo, a circa 45 minuti dall’aeroporto Rinas e dalla capitale. Spiaggia bellissima e spaziosa, mare altrettanto bello, località ideale per le famiglie, dalle quali è infatti preso d’assalto.
Oltretutto l’Albania è un Paese dove la natalità è alta, attorno a me la maggior parte delle famiglie aveva almeno 3 bambini.
Esattamente, i bambini, gli adulti del domani, coloro ai quali dovrebbero essere prestate le maggiori attenzioni e rivolti i giusti servizi. Invece chiedere al ristorante un seggiolone – karrige të lartë për fëmijët – rappresenta il primo problema. I ristoranti in Albania ad avere i seggioloni sono davvero pochissimi, capitale compresa.
Secondo problema: dare da mangiare al suddetto bambino nel ristorante, chiedendo un passato di verdura senz’aglio e peperoni possibilmente, un semplice brodo o della pastasciutta formato piccolo, provoca nei camerieri visi attoniti, come se si chiedesse del paté di struzzo su tartine di pane nero di Tumminia.
Terzo problema: la presenza, o dovrei dire la quasi totale assenza, di fasciatoi nei bagni.
Un’altra stranezza che vorrei far notare, dopo aver richiesto per un mese intero ad ogni bagno il piacere di abbassare il volume, è la questione della musica in spiaggia.
Un sottofondo musicale è piacevole per molte persone, ma è pur vero che la sua gradevolezza dipende da fattori come il volume e il tipo di musica. In Albania le spiagge hanno tutte la stessa colonna sonora e purtroppo gli stessi decibel. Toglietevi dalla testa l’idea di relax e quella di fare dormire i bambini in spiaggia, a meno che non abbiano il sonno davvero pesante.
Questi aspetti mi hanno sorpresa, come il fastidio che le mie richieste suscitavano negli addetti ai lavori.
Un vero peccato e un dispiacere, a cui aggiungo il problema maggiore per questo Paese che ancora molto deve lavorare, poiché le sue potenzialità sono tante e perlopiù inespresse.
La cosa più grave è la noncuranza di chi frequenta le spiagge nel lasciare e gettare rifiuti, mozziconi di sigaretta in primis.
Luoghi incantevoli, come la spiaggia bianca di Kepi i Rodonit , che nulla ha da invidiare a quella delle mete esotiche, deturpata da rifiuti lasciati dagli stessi frequentatori.
L’Albania è un Paese bellissimo, che suscita curiosità e interesse sempre maggiori. È una meta per le famiglie, per i giovani e gli anziani, mostrandosi in grado di soddisfare svariate esigenze turistiche.
Tuttavia ci sono delle mancanze che devono essere assolutamente colmate, si tratta di cose davvero semplici, che richiedono soltanto l’attenzione degli addetti ai lavori e una maggiore sensibilità alle esigenze dei turisti stranieri, perché è al turismo estero che l’Albania deve aprirsi, come luogo da scoprire e nel quale desiderare ogni anno di tornare.
Leggi anche le Vacanze Albanesi del 2017 di Elena Pagani.
Elena Pagani è autrice di due libri sull’Albania
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