Il Decreto Luogotenenziale N. 118 del 21 maggio 1942 che istituisce la “Scuola Alberghiera” in Albania
Nella relazione che accompagna il Decreto del 21 maggio 1942 che istituisce la “Scuola Alberghiera in Albania” si legge:
«L’Albania ha uno spiccato carattere turistico, ed è bene che abbia un’industria alberghiera veramente degna del Paese, ma si ponga mente che l’albergo ha una funzione di ospitalità non solamente per coloro – stranieri – che visitano il Paese, ma anche per tutti i cittadini che si muovono da un punto all’altro del territorio per ragioni varie: quindi l’elevazione materiale e funzionale di un albergo deve essere perseguita non solamente per il carattere turistico, ma per una ragione eminentemente sociale.
Difatti è notorio che la frequenza di un albergo lascia nell’individuo che vi è stato ospite una impressione di cose ordinate e pulite (quando naturalmente si tratta di un ottimo albergo) che giovano al miglioramento di se stessi e delle proprie abitudini.
L’Albania, che si avvia verso una migliore era di progresso, deve anche in questo campo evolversi e venire incontro, non solo alla corrente cospicua di ospiti che ha attualmente, ma anche a quelle che in un prossimo futuro si indirizzeranno verso questo Paese e per desiderio di conoscerlo e per ragioni di studio e di sport e per motivi commerciali. Un ottimo albergo costituisce, civilmente parlando, non solo un punto di incontro, ma anche una fonte di prestigio per il Paese che li possiede, con riflessi d’ordine economico che è facile intravedere.»
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Nel 1939 l’azione del Governo italiano nel settore dell’organizzazione alberghiera in Albania pose come programma del primo anno della istituzione della Direzione Generale per la Stampa, Propaganda e Turismo l’emanazione di leggi atte a disciplinare l’attrezzatura e l’attività alberghiera.
Furono emanate due Leggi fondamentali: il Decreto 26 settembre 1939 N.119 – «Norme relative all’attrezzatura alberghiera» e il Decreto 26 settembre 1939 N. 120 – «Norme relative all’attività alberghiera»
Posta una base giuridica per l’industria alberghiera, l’attività del Turismo Albanese si estrinsecò in un’azione programmatica di accertamento statistico degli esercizi alberghieri esistenti, di miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e di decoro, della disciplina dei prezzi. Con un’azione ispettiva si passò all’applicazione delle nuove leggi.
Superata questa prima fase organizzativa, il programma continuò stimolando le iniziative degli esercenti alberghieri: fu bandito un concorso annuale con premi in denaro per gli albergatori che, nel corso dell’esercizio, avessero apportato migliorie all’attrezzatura e agli ambienti. Questi premi, oltre a costituire un lodevole riconoscimento per coloro che li ottenevano, rappresentavano un’integrazione delle spese affrontate per le migliorie alla loro impresa.
Ma questo è solo un lato della questione. Essa va integrata anche sotto un altro aspetto molto importante: quello della preparazione del personale alberghiero. Infatti in quel periodo non esisteva in Albania personale ad hoc per gli alberghi, carenza spesso colmata dagli esercenti con l’ingaggio di elementi esperti italiani.
Alla luce dell’aspirazione degli albergatori di avere impiegati capaci, provvisti di una -anche elementare- cultura tecnica alberghiera per venire incontro alle necessità della loro clientela, si evidenziò la necessità di creare una scuola per quanti desideravano lavorare nel settore.
In Albania, in quegli anni, non esisteva una vera e propria tradizione in questo campo: affrontando il miglioramento degli alberghi si rendeva urgente completare il programma con l’istituzione di un corso di addestramento del personale dirigente e subalterno.
Un corso di addestramento annuale avrebbe potuto preparare elementi idonei alla carriera alberghiera, istruire quella categoria che aveva già un impiego e nello stesso tempo dotare di un’istruzione base tutti coloro che intendevano seguire corsi di perfezionamento in scuole di livello superiore.
Il criterio d’impostazione aveva un triplice fine:
- Istituire un corso elementare per quanti intendevano avviarsi alla carriera alberghiera
- Addestrare il personale dei vari alberghi giàimpiegato ma privo delle nozioni necessarie alle proprie mansioni
- Costituire una classe di professionisti dotati di un’istruzione che fosse base preliminare di un corso di perfezionamento per tutti coloro che volevano avviarsi alla carriera di dirigenti alberghieri
“Nel primo caso – prosegue la relazione al Decreto – si conseguirebbe lo scopo di dotare tutti gli alberghi, grandi e piccoli, di personale subalterno che – avendo frequentato il corso teorico-pratico – troverebbe subito impiego negli esercizi alberghieri;
Nel secondo caso si istruirebbe quel personale che è già legato all’industria alberghiera già esistente o per affezione di lunga carriera, o per diritto di proprietà dell’albergo per desiderio di migliorare la propria attitudine professionale. Questa categoria interessa soprattutto perché è quella cui è affidata la responsabilità dello stato attuale dell’andamento degli alberghi.
Nel terzo caso si intende preparare le basi della futura classe dirigente alberghiera di elementi albanesi, poiché con l’andare degli anni non solo si evolveranno gli attuali esercizi, ma l’Albania avrà una nuova e moderna industria alberghiera. E poi del resto interessa all’Albania avere del personale locale, specie quando il dirigente dell’albergo è proprietario dei locali stessi, e quando si pensi che il personale richiesto fuori dal Paese costa molto di più e incide pertanto nelle spese generali dell’esercizio.”
Ora, la preparazione del personale alberghiero non si improvvisa: richiede un impegno di molti anni e nei paesi dove il turismo costituisce un’industria veramente importante, sorsero molte scuole con corsi anche triennali e con successivi corsi di perfezionamento, seguiti poi da una lunga pratica che costituiva il curriculum vitae del personale. Questo era determinato dal carattere complesso della organizzazione alberghiera.
La relazione così definisce il modello di conoscenze richieste a un impiegato d’albergo: «Dalla conoscenza delle lingue e della struttura particolare del tecnicismo alberghiero; dalla disinvoltura con cui l’impiegato d‘albergo deve vivere in mezzo al pubblico, alla squisitezza dei modi che debbono definire i contatti tra personale e clientela, dal buon gusto con cui vanno disposti i motivi accoglienti di un esercizio alberghiero, alla cura che deve essere posta alla pulizia e all’igiene degli ambienti; dalla conoscenza della speciale contabilità alla preparazione e all’allestimento delle vivande etc.: questa somma di elementi danno all’albergo una impronta sua propria e costituiscono la base della cultura professionale che si acquista solamente attraverso una scuola specializzata. Senza la conoscenza anche elementare di alcune di queste cognizioni non può coesistere armonia e ordine in un albergo».
L’organizzazione della Scuola
L’Articolo 4 del Decreto stabilisce che la Scuola Alberghiera istituita in Albania presenta, rispetto alle altre scuole esistenti in Italia un notevole vantaggio: infatti è organizzata ad albergo e gli apprendisti durante tutto il periodo del corso avranno diritto al vitto e all’alloggio.
Le materie di insegnamento della Scuola.
Nell’articolo 5 sono stabilite le materie di insegnamento: Nozioni di contabilità alberghiera; nozioni di tecnica alberghiera; nozioni di cantina e di cucina; nozioni di igiene; regolamento e leggi sugli alberghi; nozioni di geografia turistica; lingue estere. A queste materie si abbina inoltre un insegnamento pratico con una serie di esercitazioni.
«Le materie che dovrebbero formare oggetto del corso di addestramento sono difformi e complesse, perché, come si è già detto nel precedente articolo (F.
T. «La scuola alberghiera in Albania» sul giornale TOMORI del 13 febbraio 1942) tale organizzazione è molto articolata.
Anzitutto – scrive il Consulente per il Turismo Albanese Francesco Tagliarini nell’articolo («Ancora della scuola alberghiera» sul giornale TOMORI del 15 febbraio 1942) – in ordine di importanza è da annoverare la tecnica alberghiera e intorno a questa denominazione si raggruppano una quantità di nozioni: dalla struttura distintiva di una costruzione alberghiera alle diverse parti dell’albergo e al loro ammobigliamento; dalle singole attribuzioni del personale addetto ai molteplici servizi della direzione, dell’ufficio, delle informazioni, della sala, dei piani, della portineria, del ristorante, delle cucine, della caffetteria, delle cantine Ecc. Al modo con cui devono svolgersi i ricevimenti e del come debbono organizzarsi i divertimenti dell’albergo e infine come questo debba mantenere le relazioni con gli Enti turistici.
Altra materia di insegnamento è la contabilità alberghiera che comprende la contabilità d’esercizio vero e proprio e l’amministrazione patrimoniale. Segue poi l’insegnamento delle nozioni di cucina e cantina, le lingue estere, l’igiene, la conoscenza delle normative sugli alberghi e elementi di geografia turistica».
L’Articolo 9 del Decreto prevedeva l’istituzione di un diploma per quanti avessero superato il corso biennale e l’istituzione di tre borse di studio annuali per i migliori diplomati che intendevano seguire in Italia un corso superiore di perfezionamento.
La documentazione conservata nel mio archivio consta anche dei dettagliati programmi di insegnamento e di esercitazioni mutuati da quelli della Scuola professionale per impiegati d’albergo di Merano, allora la migliore d’Italia, anch’essa con un ordinamento di Scuola-Convitto, unica in Italia e dei piani finanziari per le spese occorrenti per il mantenimento della scuola in Albania.
Un’iniziativa – possiamo affermare – che preconizzava un grande sviluppo per l’Albania in un settore allora ancora agli albori.