Le ispezioni effettuate dall’istituto superiore di controllo statale albanese hanno evidenziato come i residenti locali affrontino una serie di ostacoli giuridici e fisici per avere accesso alle spiagge pubbliche dove possono prendere il sole senza pagare dai quattro agli otto euro richiesti dalle tariffe delle spiagge private.
Ostacoli giuridici e fisici
Per legge il 20% di una spiaggia dovrebbe essere riservata a scopi pubblici ma la situazione è praticamente opposta in molte spiagge pubbliche che, anche se sulla carta soddisfano i requisiti legali, spesso sono situate in aree distanti e isolate senza aver standard di sicurezza e – a causa dell’incuria – non frequentate.
Gli ostacoli fisici, invece, sono rappresentati dalla mancanza di cartelli stradali che identificano spiagge pubbliche e la mancanza di parcheggi e di strade di accesso. Affittare un ombrellone con lettino per soli 4€ potrebbe sembrare conveniente per un turista straniero ma per un quarto delle famiglie albanesi – le quali vivono con scarsi 5€ al giorno – no, e che per questo si ritrovano ad affrontare tutte queste problematiche.
I problemi dei governi locali
Gli ispettori hanno affermato che le unità dei governi locali costieri devono affrontare molte problematiche come insufficienti capacità finanziarie e umane e, di conseguenza, gestiscono le spiagge come una risorsa locale non come qualcosa che fa parte del settore turistico nazionale.
Non essendoci una legge ‘speciale’ riguardante le spiagge, gli ispettori sostengono che la gestione di esse in Albania è frammentata in una serie di disposizioni legali separate. Gli ispettori, inoltre, hanno anche identificato mancanza di ‘bagnini’ nella maggior parte delle spiagge in cui la sicurezza rimane una preoccupazione anche per la presenza di moto d’acqua nelle aree di nuoto.
Le spiagge albanesi
Priva della certificazione internazionale “bandiera blu”, le spiagge dell’Albania non sono ancora competitive con i paesi limitrofi che hanno una pluridecennale esperienza nel settore dei viaggi e del turismo.
L’audit di stato, inoltre, ha raccomandato di aumentare l’area delle spiagge pubbliche al 40% per ogni spiaggia, aumentando il numero di bagnini e rivedendo gli attuali bassi costi di noleggio sulle spiagge pubbliche.
Circa il 70% della costa è attualmente di proprietà privata anche se una questione immobiliare di lunga data – con titoli di proprietà contestati – è considerata una barriera chiave per attirare i maggiori investitori a cui vengono ora offerte proprietà statali e incentivi fiscali in cambio di impiego in un settore che è considerato il futuro dell’economia albanese.