Gli ispettori del governo albanese hanno identificato centinaia di imprese che operano in modo informale nelle aree costiere, compresi hotel senza licenza e bar e ristoranti che non emettono ricevute fiscali.
Le autorità affermano di aver multato in totale circa 700 imprese nelle ultime due settimane, metà del numero totale di operatori ispezionati; il tutto si inserisce come parte di una campagna nazionale volta ad ispezionare circa 16.000 aziende operati nel settore dei viaggi e del turismo.
Le multe totali effettuate dagli organi di controllo – dal 22 Giugno all’8 Luglio – ammontano a circa 240.000 euro (30 milioni di leke). Le cause principali sono le mancate emissioni di ricevute fiscali e mancanza di documenti riguardanti l’attività o i lavoratori operanti, fa sapere con una nota l’amministrazione fiscale.
Inoltre, nelle ispezioni effettuate lungo la costa meridionale dell’Albania, le autorità riferiscono di aver identificato diversi hotel non autorizzati che hanno sospeso la loro attività fino a quando non saranno ufficialmente registrati.
Il turismo, attualmente, è in pieno boom in Albania e coincide con la sessione estiva quando migliaia di aziende riattivano le proprie imprese: ma l’informalità del settore è considerata una delle più alte nel paese, seconda soltanto al settore agricolo che offre occupazione a circa metà popolazione del paese ma che produce solo l’1/5 totale del PIL del paese.
I proprietari degli alberghi si lamentano di essere in concorrenza sleale con unità abitative più piccole che operano in modo informale o famiglie che affittano in modo informale i loro appartamenti a tariffe molto più economiche. Anche per questo, le unità ricettive turistiche hanno subito una riduzione del 6% sulle imposte rispetto all’anno passato, anche se l’aliquota viene applicata solo alle tariffe di alloggio ed esclude cibo, bevande ed intrattenimento.
Nel tentativo di promuovere il turismo d’elite, infatti, il governo albanese offre incentivi fiscali per hotel a quattro o cinque stelle con un valore di investimento compreso tra gli 8 e i 15 milioni di euro.