Non possiamo dire che Rama abbia l’usanza di dire una buona parola…ma che parola? Nemmeno un accenno di approvazione quando qualcuno fa una cosa per bene. Che sia questo un avversario politico (impossibile!) o uno dei suoi.
Questo fa parte della DNA di qualsiasi politico albanese. Appartiene a tutti. Per ciascuno di loro l’atteggiamento è uguale: il predecessore è un inetto o un traditore. Altrimenti ha entrambe le qualità. Questo fatto non ci ha permesso ad avere un’eredità in quanto si evita di onorare ciò che è stato prima. Come se cominciassimo ogni volta da zero dove ogni impresa inizia con il nuovo leader. In nome di un principio insostituibile “non osannare mai l’avversario (anzi nemmeno quelli vicini perché potrebbero diventare futuri avversari pensando di essere migliori). Seguendo questa logica ci tocca non dire una buona parola per Rama. Mai e in nessun modo. Ma stavolta non lo so.
Nonostante tutto è stato con l’Italia…con l’Italia che ha ospitato mezzo milione di albanesi e ha dato a loro pane, lavoro, rifugio, scuola, cultura e raffinatezza, moda e gli ha insegnato a vestirsi e persino a mangiare e a diventare esperti riconosciuti di vino e di diversi formaggi e anche di frutti di mare che pur avevamo vicini ma non ne sapevamo niente, per non parlare dei dolci e di tanto altro, ma soprattutto con l’Italia che ha dato cuore e anima (l’ho provato io stesso) agli affamati e anche a chi era senza pane.
Con l’Italia che è venuta da noi quando non avevamo né un partito né un governo e abbiamo rischiato di non avere neanche una casa e di ucciderci l’uno con l’altro; nel 97 è tornata da noi per organizzarci di nuovo ….. Ma anche con l’Italia che dopo il terremoto ci ha dato aiuto come nessun altro paese, … con l’Italia, la bella finestra attraverso la quale abbiamo potuto vedere il mondo (di nascosto) che era ancora più bello quando qui da noi regnava l’oscurità e ci schiacciava lo stivale del tiranno (anche se eravamo stufi di alcune illusioni), con l’Italia della gente, degli europei che hanno lo spirito più umano di tutti i popoli dell’Europa …. con l’Italia delle mille bellezze naturali e culturali.
… con l’Italia delle magistrali mani d’oro che costruirono il mondo intero
… con l’Italia che insegnò la costruzione e la civiltà anche alla Francia, alla Germania e all’Inghilterra, con l’Italia che eravamo fortunati ad avere come vicina. Siamo stati fortunati perché ci ha aperto gli occhi più di ogni altra nazione, quei nostri occhi che provenivano dall’oscurità delle dittature.
Con l’Italia di cui noi qui abbiamo ascoltato segretamente le canzoni e le abbiamo imparate come felici pappagalli…ma anche con gli italiani (italjont, come li chiamiamo qui a Tirana), che quando hanno giocato e vinto il campionato del mondo ci è sembrato che avevano vinto Tirona o Partizoni (le nostre squadre)
… con l’Italia degli artisti che hanno spezzato il Medioevo e fatto rinascere l’Europa del dopo oscurità, ma anche con l’Italia degli artisti di oggi che non smettono mai di nascere e che hanno conquistato tutto il mondo con le loro arti
…… Con l’Italia che ha pianto… con l’Italia la più speciale di tutte. E anche se ne avessimo portato un solo dottore e una sola infermiera, sarebbe stato lo stesso. La cosa più bella è stata che abbiamo avuto l’opportunità di fare un gesto buono per un paese e un popolo bellissimo. Il più bello e umano tra tutti i popoli europei.