Era marzo del 1991 quando alcune navi, tra le quali la più famosa è rimasta nella memoria collettiva la nave Vlora, entravano nel porto di Brindisi, dando inizio all’emigrazione albanese verso l’Italia.
Oggi, a 25 anni da quel momento, sono circa 500 mila gli albanesi che vivono in Italia, quasi metà dei quali hanno meno di trent’anni. Decine di migliaia acquistano annualmente la cittadinanza italiana, mentre sono oltre 10 mila gli albanesi che studiano nelle università italiane, il numero più alto tra i non comunitari.
L’Ambasciata di Albania intende aprire una finestra di riflessione e confronto su questi 25 anni di immigrazione in Italia dei cittadini albanesi, che sono sempre di più anche cittadini europei, oggi che il paese è candidato all’adesione nell’UE e attende l’apertura dei negoziati. Si dà avvio al ciclo di attività legate a questa ricorrenza con l’incontro in programma l’8 aprile alle ore 18,00 presso il Complesso museale dei Dioscuri al Quirinale.
Saluti:
Vera Cara, Incaricato d’Affari dell’Ambasciata di Albania in Italia
Rosario Sprovieri, Responsabile del Complesso museale dei Dioscuri al Quirinale
Intervengono:
Roland Sejko, regista e giornalista, vincitore del David di Donatello per il documentario ‘Anija’
Rando Devole, studioso
Riccardo Compagnucci, Prefetto, consulente della Commissione Diritti Umani del Senato della Repubblica
Giovanni Lattanzi, coordinatore nazionale del GUS – Gruppo Umana Solidarietà
Seguirà la proiezione del documentario “Anija”, vincitore del premio David di Donatello