“Non esiste una guerra raccontata davvero se non ascolti ciò che raccontano le donne che l’hanno vissuta”. Con questa frase Roberto Saviano apre la prefazione al romanzo “Piccola Guerra perfetta”, ultima opera della scrittrice albanese Elvira Dones,ponendo l’attenzione sul ruolo e la sensibilità della donna che registra ogni evento drammatico della storia “con l’occhio pietoso della vittima che non giudica, non condanna, ma comunica a tutti la sua visione. Uno sguardo limpido, classico, pietoso, che non distorce nulla”.
E a rappresentare non solo la donna albanese, mala condizione femminile al di la di ogni confine nazionale, sarà a Genova dal 11 al 13 maggio prossimi proprio Elvira Dones. La tre giorni che vedrà protagonista la scrittrice nata a Durazzo e trasferitasi prima in Svizzera e poi negli Stati Uniti, non sarà solo limitata alle tematiche che l’ultimo libro solleva, ma spazierà nei temi dell’emigrazione, degli scambi fra i popoli, della condizione di madre e di donna. “L’Albania al femminile” non a caso, é il titolo sotto al quale si sono volute riunire le iniziative, organizzate con il patrocinio del Consolato onorario d’Albania in Liguria, nell’ambito della rassegna “Aspettando il Suq” che si terranno nel capoluogo ligure.
Si comincia mercoledì mattina con la partecipazione della Dones all’iniziativa “Liber@mente: Fiabe sul filo della rete: Berat/Genova/Pogradec. Si tratta di un incontro con i ragazzi delle scuole medie genovesi impegnati nel progetto interculturale con gli istituti albanesi di Berat e Pogradec, a cura dell’Associazione l’Altra Sponda dell’Adriatico, in collaborazione con la Biblioteca Internazionale per ragazzi Edmondo De Amicis di Genova e l’Istituto Comprensivo Burlando.
L’attenzione si sposta, giovedi’ 12 maggio alle 16, su una delle tematiche care alla Dones. “Donne, maternità e diritti”.La scrittrice albanese incontrerà gli studenti della facoltà di medicina di Genova, nell’ambito della rassegna “Aspettando il Suq – Festival internazionale delle culture di Genova”, per raccontare cosa significa essere una donna in Albania, dove è nata, e negli Stati Uniti, dove risiede. Cosa è cambiato in questi ultimi anni e quali sono le prospettive per il futuro. Interverranno: Giovanni Enrico Vesco Assessore allePolitiche dell’emigrazione e dell’immigrazione della Regione Liguria, Giuseppe Maria Durazzo,Console Onorario di Albania in Liguria, Pino Boero, Pro.
Rettore dell’Università degli Studi di Genova. Conduce Carlo Maganza. Infine, sempre nell’ambito della rassegna “Aspettando il Suq” venerdì 13 alle 17,30 nella sala del Consiglio Provinciale (Palazzo Doria Spinola largo Eros Lanfranco 1) si svolgerà un incontro pubblico dedicato alla sua produzione letteraria ed in particolare al volume di recentissima pubblicazione “Piccola guerra perfetta”. La piccola guerra a cui si fa riferimento é quella del Kosovo che fu “dichiarata dalla Nato il 24 marzo 1999, in seguito alla feroce politica di ‘pulizia etnica’ di Milosevic e si concluse il 12 giugno”. Nel volume, edito da Einaudi, la Dones “riesce a rendere terribile, commovente e umana, l’epica della sopravvivenza di tre donne assediate in una casa di Pristina: Rea, Nita e Hana”. Simboli femminili di una “disperata e vitale giovinezza”. Ad Intervistare la Dones durante la “prima” genovese, sarà la giornalista Silvia Neonato, preceduta dai saluti di Alessandro Repetto Presidente della Provincia di Genova, Milò Bertolotto Assessora alle Iniziative per la Pace dellaProvincia di Genova,Angela ValentiPresidente de L’Altra Sponda dell’Adriatico e di Carla Peirolero, Direttrice del Suq Festival.