Il portavoce dell’associazione Skanderbeg, Granit Mucaj, ha mandato a nome dell’organizzazione che rappresenta un comunicato stampa dove esprime il rammarico e l’apprensione della comunità albanese di Fermo e di Reggio Emilia sulla tragica vicenda dei due lavoratori assassinati a colpi di pistola dal loro datore di lavoro, al quale si erano rivolti per chiedere la paga del lavoro svolto. Di seguito il comunicato stampa che pubblichiamo per intero:
L’Associazione Albanese Skanderbeg il lunedì 15 settembre 2014 ha perso due dei suoi membri. Le loro famiglie hanno perso i più cari: i papà dei piccoli bambini, che li mantenevano economicamente e portavano gioia e serenità. La Città di Fermo ha perso due onesti cittadini e bravi lavoratori edili per mano di una persona che non merita essere chiamato “imprenditore”, che, invece di ricompensare i suoi collaboratori per il lavoro svolto, gli ammazza come fossero le bestie.
La nostra comunità condanna la violenza e ringrazia la stampa per il difficile lavoro svolto nel dare la notizia senza esprimere giudizi alcuni e chiediamo il loro aiuto per poter diffondere i datti del c.c postale dedicato alle famiglie delle vittime: C/C postale Kucanaj Valbone IT63D0760113500001022072167;
Accogliamo con piacere la vicinanza mostrata dall’Ambasciata del Kosovo, dal Sindaco di Fermo e dalle altre autorità locali, sindacati, le associazioni e soprattutto dai semplici cittadini nei confronti delle famiglie delle vittime e di tutta la comunità albanese.
Apprezziamo l’iniziativa intrapresa dalle sigle sindacali dei lavoratori e dei imprenditori di chiedere e dare sostegno alle famiglie delle vittime ed esprimersi con disdegno per il terribile gesto che ha spezzato due giovani vite e della realtà lavorative dove regna l’incertezza e malessere che minaccia i rapporti tra i lavoratori e imprenditori. Sono in tanti gli operai, lavoratori autonomi, e imprenditori che si trovano oggi in difficoltà perché non riescono ad incassare i soldi per i lavori svolti.
Noi siamo vicini alle famiglie delle vittime per contribuire, quanto possibile ad alleggerire il dolore dei familiari, e soprattutto per garantire un sostegno economico duraturo considerato soprattutto la tenera età dei bambini rimasti senza padre.
Esprimiamo la nostra fiducia nell’attività dei magistrati e che il loro impegno porterà ad una sentenza giusta con la speranza che tali eventi non si ripettino nel futuro.
Siamo addolorati per il prolungamento del tempo per il rimpatrio delle salme, e auspichiamo una decisione celere per poter garantire alle vittime almeno il riposo eterno vicino ai loro cari. Questo come rispetto per le vittime e per i loro familiari, nel rispetto degli usi, costumi e tradizioni.
Siamo da sempre in prima linea, a promuovere il rispetto delle leggi tra la nostra comunità e a difendere i loro diritti ogni qualvolta vengono lesi.
Portavoce Granit Mucaj
Fermo 02.10.2014