L’Albania è il primo paese al mondo che introdurrà la tecnologia blockchain per le criptovalute.
Il primo ministro del paese, Edi Rama, ha dichiarato nel pomeriggio di ieri – durante la sessione per l’alta tecnologia della 41esima conferenza internazionale dei garanti della Privacy e Tutela dei dati tenuta ieri a Tirana – che “il governo albanese ha aperto una consultazione pubblica per una nuova legge per il mercato finanziario, basata sulla tecnologia blockchain”.
Le dichiarazioni di Rama
“Aprendo una consultazione pubblica per questo atto legislativo, stiamo cercando anche di aprirci all’utilizzo del criptovalute in un quadro regolamentato, qualcosa che nessuno ha ancora fatto.
Non sono qui per parlare di Blockchain, non sono uomo di tecnologia, ma non penso che obbligatoriamente bisogna essere scienziati o persona dedita alla tecnologia per comprendere che Blockchain, per la prima volta, ha reso possibile qualsiasi tipo di interazione tra due parti senza la necessità di una terza parte o di un intermediario.
E’ evidente che attraverso la tecnologia Blockchain, noi avremo la possibilità di dare in futuro ai nostri sistemi l’efficacia e la sicurezza più alta. Un paese come l’Albania può offrire un modo molto più efficiente di rimesse, riducendo tutti i costi e aumentando la velocità delle interazioni ” – ha proseguito Rama.
Oggi nel mondo c’è molto dibattito sulle criptovalute nello stabilire se sono commodities (materie prime) o monete, mentre la maggior parte dei regolatori dei mercati finanziari non è riuscita a regolare l’attività delle criptovalute a causa dei loro alti rischi riguardanti il riciclaggio e l’evasione fiscale.
Rischi evidenziati anche nel nuovo disegno di legge, nel quale si afferma che:
“Per sfruttare al massimo in vantaggi di questa tecnologia, ma anche per affrontare una serie di potenziale rischi come la creazione di schemi fraudolenti o il rischio di utilizzo del virtuale per il riciclaggio di denaro, è necessario un quadro giuridico completo per regolare questa attività.”
La blockchain in Albania
Le conclusioni della tavola rotonda – nella quale sono intervenuti oltre a Rama tra gli altri Massimo D’Alema, presidente della Fondazione di cultura politica “Italianieuropei”e Davide Casaleggio, presidente Casaleggio associati – hanno quindi confermato che la tecnologia blockchain potrebbe essere l’infrastruttura abilitante di un modello che consenta il pieno controllo sulla gestione dei propri dei dati personali e che quindi l’Albania potrebbe essere un modello anche per altri Stati europei.
“Una legge per agevolare le aziende che investono in blockchain è un’ottima direzione per favorire lo sviluppo di un settore che sta diventando strategico. Si stima che entro il 2027 il 10% del Pil globale si baserà su almeno un processo blockchain. Gli Stati e le aziende che vogliono intercettare questo valore devono investire oggi in questa direzione“. – ha sottolineato Davide Casaleggio a margine dell’evento.
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