I dati forniti dall’INSTAT, l’Istituto di Statistica Albanese, rendono noto che l’anno scorso il consumo medio di una famiglia albanese è aumentato del 3,4%, raggiungendo mediamente i 76.000 lekë, circa 620 euro al mese.
Oltre il 44% della spesa è destinato al consumo alimentare; il 10% più ricco della popolazione ha consumi pro-capite tre volte superiori alla media nazionale.
La tipica famiglia albanese è composta da 3,7 membri e ha un consumo medio di 76.000 lekë, cioè circa 24.000 lekë (196 euro) pro capite.
Secondo i dati INSTAT, gli albanesi hanno speso il 44% dell’intero budget familiare per il consumo di cibo. Seguono l’affitto e le bollette. Mentre, rispetto al 2017, hanno speso più soldi per le riparazioni di casa e per le spese sanitarie. Di contro, sono calate le spese per l’istruzione, l’intrattenimento e la cultura, così come per ristoranti e hotel.
Le spese alimentari sono arrivate a 33.000 lekë (270 euro) al mese, contro i 32.000 (260 euro) del 2017.
La regione più ricca dell’Albania continua ad essere Tirana con un consumo di 89.000 lekë (730 euro) al mese, mentre la regione più povera è Dibra, con un consumo di 58.000 lekë (475 euro).
Mentre la famiglia in Albania ha una media di 3,7 membri, a Kukës ne ha 4,4. Ad Argirocastro e Valona le famiglie hanno una media di soli 3,3 membri.
Le famiglie albanesi comprese nella fascia più povera della popolazione, il 20% del totale, spendono solo lo 0,2% del loro reddito mensile per l’istruzione, 15 volte meno che il resto del Paese, che ha una media del 3%.
Oltre il 90% di tutte le famiglie albanesi ha un consumo pro capite medio di soli 20.000 lekë (163 euro) al mese.
Il 10% più ricco ha un consumo pro capite medio di 60.000 lekë (490 euro), con una capacità di spesa più elevata di 1,7 volte rispetto al resto della popolazione più povera.
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