Street Games a Novara: i rosso neri dell’Associazione Ura di nuovo campioni
Sport, esibizioni, gare,incontri, intrattenimento, entusiasmo, volontariato, in più un occhio di riguardo verso il sociale, sono gli Street Games a Novara o meglio quella che ormai è diventata una mini- olimpiade estiva novarese. Non manca proprio niente!
Gli Street Games nascono da un’idea di Michele Belletti e Paolo Rabellotti, prima a Galliate e ora nel centro storico di Novara. Quasi tutte le società sportive novaresi vi partecipano esibendosi in gare ed incontri sportivi per il pubblico all’aperto, portando un’ondata di travolgente vitalità ed entusiasmo per tutta la città.
Quest’anno la più grande festa sportiva novarese ha visto l’Associazione Ura vincitrice del torneo di “Calcio a 5” per la seconda volta di seguito.
L’Associazione Ura, nata come punto di riferimento per tutti gli albanesi della zona e con l’obbiettivo di agevolare e promuovere la loro partecipazione ed integrazione nelle varie attività novaresi, è stata l’unica a rappresentare una comunità straniera in quest’evento importantissimo, riuscendo tra l’altro ad uscirne splendidamente vincitrice.
Scende in campo l’integrazione, il vero motore di questi giochi, come ben dimostrano le magliette rosso nere con l’aquila bicefala indossate da ragazzi albanesi, italiani, rumeni, che alternandosi tra loro hanno superato brillantemente tutte le partite della settimana. Quale miglior integrazione dello sport!
Ma questa volta si tratta di un’integrazione “al contrario” come la chiamano i ragazzi di Ura, perché sono gli italiani stessi che mettendo da parte ogni tipo di pregiudizio scendono in campo con sulle magliette la bandiera albanese rappresentando la comunità albanese che vive a Novara. Per i vincitori è previsto un ritiro con tutta la squadra di Novara Calcio a Morgex.
“E’ un onore per noi rappresentare la comunità albanese in quest’ avvenimento che meglio di qualsiasi altro esalta lo spirito unitario e coinvolgente che da sempre caratterizza lo sport”- afferma Benedetto Scarpinato, uno dei ragazzi italiani che fa parte della squadra.
“Si tratta di educare tramite lo sport: la vittoria più bella è stata giocare insieme e lottare per un unico obbiettivo comune: l’integrazione ”- ribattono Enea Canaj e Fatmir Kapllanaj, membri dell’Associazione Ura.
Ed è proprio così! I ragazzi di Ura ci hanno resi ancora una volta orgogliosi di appartenere a questa comunità che negli anni è riuscita ad inserirsi in modo splendido nella vita novarese ed a guadagnare il rispetto di tutti i novaresi.
Ringraziando i ragazzi per l’ottimo spettacolo che ci hanno offerto durante le partite, auguriamo buon lavoro a tutti i volontari dell’Associazione Ura per i prossimi progetti.