Lo scorso 25 maggio sono stato ricevuto dalla Federata Shqiptare e Shahut in un’atmosfera di grande e calda amicizia albanese-italiana. Presenti il Ministro di Stato per le Questioni Locali, Eduard Shalsi, presidente della FShSh; la Segretaria generale della FShSh, Signora Majlinda Pilinçi, già capitana olimpica non giocatrice; il Gran Maestro Erald Dervishi – componente della Commissione della Federazione Internazionale degli Scacchi per i Campionati Mondiali e le Olimpiadi; Kujtim Sejdini, componente del Comitato Dirigente della FShSh; l’istruttore FIDE e capo della Commissione Arbitri della FShSh, Kristaq Andoni. Hanno portato i loro saluti, il Maestro Internazionale e allenatore FIDE, Fatos Muço; la Candidata Maestra della FIDE, arbitro e allenatrice FIDE, Rozana Gjergji; e l’arbitro Ing. Semi Numani.
Nell’incontro ho posto in evidenza che la Federazione Albanese degli Scacchi sia l’unica fra le organizzazioni sportive del Paese a vantare un bilancio complessivo positivo nelle competizioni mondiali con un numero di vittorie superiore alle sconfitte nonché pareggi di grandissimo livello; e tutto questo pure sommando vittorie, pareggi e sconfitte di donne e uomini. Ho informato la dirigenza in merito alla collaborazione offerta dalla testata “Albania News” nell’indicare ai lettori a partire dal Natale 2008, attraverso i miei articoli, i successi che man mano gli scacchi albanesi raccolgono nel mondo.
Dal 2 al 14 settembre dell’anno scorso si sono svolte a Baku – capitale dell’Azeirbaigian – la XLII Olimpiade Open (squadre composte da uomini e donne di Elo elevato, sin dal 1972) e la XVIII Femminile. Il punteggio era determinato non dai singoli punti ottenuti dalle/dagli scacchiste/i in una partita (da 4 a 0), bensì dal 2008 da vittoria di squadra (2 punti), pareggio (1) e sconfitta (0).
L’Albania maschile è giunta 57ª/180 a un solo punto da uno storico 24° posto, tre piazze meglio rispetto a Tromsø 2014, dove vi erano 176 federazioni.
L’Albania femminile: 80ª/140 a un punto dal 59° posto, migliorando la classifica rispetto a a Tromsø 2014, dove vi erano 136 federazioni. Va comunque detto che l’80° posto dell’Albania femminile è un ottimo risultato in quanto su 11 incontri, ben sette sono stati giocati contro compagini con Elo superiore, mentre a Tromsø 2014 contro cinque.
Con sei risultati utili consecutivi in un’Olimpiade disputata col sistema svizzero, l’Albania maschile 2016 con tre vittorie e tre pareggi ha uguagliato il primato nazionale dell’Albania 1982 (Lucerna: Tav. 1: Fatos Muço, Tav. 2: Llambi Qendro, Tav. 3: Aldo Zadrima; Tav. 4: Zeqir Sula, Ris. 1: Ilir Karkanaqe, Ris. 2: Kozma Nasto; capitano non giocatore: Esat Duraku).
Però è necessario rilevare due questioni, a maggior peso del recente primato: a Lucerna 1982, gli incontri erano 14 e a Baku 11, oltre al fatto che nel 1982 in sei partite consecutive furono ottenuti 14 punti, mentre nel 2016 ben 16.
Da porre in evidenza il grande pareggio 2-2 contro il fortissimo Israele dei quattro Gran Maestri, testa di serie N. 16; notevole la vittoria del Maestro della FIDE Franc Ashiku (2322 Elo) contro il Gran Maestro Tal Baron (2553 Elo).
Il 5 settembre, Rozana Gjergji ha raggiunto la sua centesima partita: battendo con i neri, l’azera Diana Omurbekova (vittoria per 3-1). Un regalo alla sua prima tifosa, la figlia Bora, presente a Baku e dell’età d’un mese.
Invece tre giorni dopo è stata la volta del Gran Maestro Erald Dervishi a disputare le centesima partita, celebrandola con una vittoria coi neri, alle spese del mozambicano Maestro della FIDE Mateus Felizardo Viageiro Alice.
A Baku 2016 l’Albania femminile ha preceduto il 42,86% delle iscritte; a Tromsø 2014 il 40,44%; nel 2012 il 38,58%; nel 2010 il 35,65%; nel 2008 il 30,63%; nel 2006 il 33,01%; nel 2004 il 28,74%; nel 2002 il 31,52%; nel 1994 il 14,81%. Come si vede è una scalata costante e positiva che tende essenzialmente a porre gli scacchi femminili albanesi nel tabellone del 50% in alto della competizione mondiale, e ormai ci siamo quasi.
Scarica qui dati e scacchisti/e alle Olimpiadi di Baku e statistiche generali 1960-2016.
Le altre puntate:
- I (25 dicembre 2008): Dalle origini al gennaio 1960
- II (6 gennaio 2009): Dalla Olimpiade 1960 alla medaglia d’argento di Eqrem Konçi nel 1970
- III (13 gennaio 2009): Il complotto antialbanese alle Olimpiadi di Skopje (1972)
- IV (21 gennaio 2009): Il periodo 1973-1980
- V (26 gennaio 2009): Una nazionale di grande livello e l’epopea di Fatos Muço (1980-1982)
- VI (11 febbraio 2009): Il canto del cigno della Nazionale, il crepuscolo dorato di Fatos Muço e l’esordio internazionale dei giovani e delle ragazze (1983-1990)
- VII (24 febbraio 2009): Il tramonto della Nazionale e l’alba di Erald Dervishi ed Altin Çela (1991-1999)
- VIII (6 marzo 2009): Gli anni Duemila. I: 2000-2004
- IX (16 marzo 2009): Gli anni Duemila. II: 2006-2008
- X (24 marzo 2009): Il bilancio positivo degli scacchi albanesi
- XI (6 aprile 2009): Armillotta scopre altre cinque medaglie albanesi sconosciute
- XII (31 agosto 2009): L’incredibile Campionato Balcanico di Scacchi per Nazionali del 2001 a Salonicco
- XIII (12 maggio 2010): Recensione al libro “Shahu Shqiptar në vite” di Kristaq Andoni e Muharrem Ibrahimi
- XIV (23 dicembre 2012): La Nazionale maschile di scacchi conferma il primato nello sport albanese di squadra [Olimpiadi 2010 e 2012]
- XV (25 gennaio 2016) La Nazionali femminile e maschile di scacchi alle Olimpiadi di Tromsø 2014