Venerdì scorso, 24 marzo, la nazionale di calcio albanese e quella italiana si sono scontrate allo stazio Renzo Barbera di Palermo.
La gara, vinta dagli azzurri per 2 a 0, era finalizzata alla qualificazione ai mondiali di Russia 2018. Nonostante la partita sia stata giocata nel capoluogo siciliano, il numero di tifosi albanesi era altissimo.
Oltre ai tifosi arrivati dal paese balcanico, a sostenere l’Albania c’erano anche i cittadini di Piana degli Albanesi, una località abitata in maggior misura da arbëreshë, situata a pochi chilometri da Palermo. Chi era presente allo stadio ha parlato di un clima festoso e sereno; molti erano gli albanesi che tifavano per entrambe le squadre e molti di loro hanno cantanto sia l’inno della bandiera sia quello di Mameli.
A rovinare la festa è stato un piccolo gruppo di tifosi, chiamati Illyrian Elite, residenti in Albania, che durante il dodicesimo minuto del secondo tempo ha lanciato petardi e fumogeni sul campo. L’arbitro Slavko Vincic è stato costretto ad interrompere la partita per otto minuti. Un petardo ha rischiato di ferire gravemente uno steward, scoppiando a un passo dall’uomo.
Per fortuna non si è verificato nessun grave incidente e nessuno è stato ferito. Lo steward, che è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Villa Sofia, non ha riportato danni fisici. Al suo arrivo nella struttura sanitatia era però in stato confusionale, a causa dello scoppio così ravvicinato. Durante gli otto minuti di pausa diversi giocatori della nazionale albanese, in primis il capitano Agolli, e lo stesso CT De Biasi sono andati sotto il settore dello stadio in cui si trovavano gli Illyriam Elite per chiedere di smettere con i lanci di petardi e fumogeni.
La gara, dopo la pausa forzata, è ripresa tranquillamente e senza interruzioni. Alberto Rimedio e Alberto Zaccheroni, i telecronisti che hanno commentato la partita sulla rete nazionale, hanno più volte sottolineato come gli atti di violenza arrivassero da un piccolo gruppo di persone le quali venivano contestate dagli stessi tifosi albanesi presenti allo stadio e quanto questo piccolo numero di violenti si distaccasse dalla pacifica e solidale tifoseria rosso-nera.
Non si è fatta attendere la risposta della Federcalcio albanese che ha duramente condannato il comportamento degli Illyriam Elite, negando loro la possibilità di acquistare a vita biglietti per vedere le partite della nazionale:”Ci scusiamo con la squadra italiana, coi colleghi, coi tifosi ed con tutti i cittadini italiani per il brutto incidente.
Simili episodi isolati non potranno tuttavia mettere a rischio i rapporti di amicizia fra i nostri due popoli. Questi atti estremisti non hanno nessun legame con l’eccellente tifoseria albanese. Il buon nome e l’onore degli albanesi vale più di qualsiasi altra cosa e nessuno potrà danneggiare l’immagine della nostra tifoseria”.
È auspicabile che condanne così dure saranno prese come esempio da seguire da parte di tutti quei paesi che hanno problemi con le proprie tifoserie calcistiche.