Secondo un sondaggio pubblicato in questi giorni dalla fondazione tedesca “Friedrich Ebert” e riguardante l’educazione dei giovani nell’Europa sud-orientale, circa 285.000 cittadini albanesi – di cui la maggior parte giovani – starebbero pianificando di emigrare negli anni a venire.
La meta più ambita è la Germania (26% del totale), seguita dal Regno Unito (18%) e Italia (16%). In termini numerici, l’Albania è seconda dietro i cittadini rumeni (circa 358.000) ma, se si considera soltanto il numero di giovani che vuole emigrare, il Paese delle Aquile detiene il record con circa il 40% dei giovani che vuole lasciare il paese.
I dati e la reazione del presidente Meta
Il presidente della Repubblica, Ilir Meta, condividendo i risultati del sondaggio della fondazione “Ebert” sul suo profilo Facebook, si è espresso sulla questione della migrazione giovanile definendola come la “sfida più grande” da affrontare.
“Fermare lo spopolamento dell’Albania..la sfida più grande che richiede una riflessione urgente.” – si legge nel post del capo di stato.
Ndalimi i shpopullimit të Shqipërisë??, sfida më e madhe që kërkon reflektim urgjent!
Geplaatst door Ilir Meta op Vrijdag 27 september 2019
I fattori economici e la percezione negativa della situazione del paese natale, sono i fattori principali che spingono i giovani ad emigrare. Tuttavia, nonostante l’emigrazione giovanile continui a caratterizzare tutti i paesi dei Balcani come l’Albania, la fuga dei cervelli varia da paese in paese. Questo trend, infatti, è aggressivo in paesi come Albania e Montenegro, mentre è di gran lunga minore in paesi come Macedonia del Nord e Bulgaria.
In generale i giovani dell’Europa sud-orientale mostrano un grande livello di prontezza nell’integrarsi nella struttura sociale in cui emigrano; fatto testimoniato anche dalla loro immediata volontà di imparare la lingua del paese ospitante.
Il sondaggio della fondazione “Ebert”, inoltre, evidenzia come il trend dell’emigrazione giovanile sia “capitanato” dai giovani disoccupati: questi, infatti, si sono dichiarati pronti ad emigrare entro un periodo di sei mesi. Alle loro spalle seguono i giovani con genitori con un basso livello di istruzione e quelli che vivono nelle aree rurali del paese.
Risultati alla mano, nella pubblicazione si raccomanda al paese di migliorare le politiche riguardanti i giovani in particolare in termini di occupazione e istruzione. Lo sviluppo di queste politiche dovrebbe adottare un approccio poliedrico, che miri all’instabilità economica, alle scarse opportunità di lavoro e alle prospettive di carriera.
Të dashur miq!Koha për të ndaluar largimin e shqiptarëve dhe izolimin e vendit nga Europa!????
Geplaatst door Ilir Meta op Zaterdag 28 september 2019