L’importante è non autofraintendersi: questo è il motto di una particolarissima bottega dell’arte che due anni fa ha aperto i battenti a Pistoia colorando con il suo brio la storica via Filippo Pacini che, ad un passo dalla piazza del Duomo, conduce al vecchio Ospedale del Ceppo abbellito dal fregio dei Della Robbia.
L’Incontrario
L’Incontrario , questo è il nome del laboratorio, nasce da un sogno di Antonella Carrara, presidentessa di San Lorenzo Hand Made, in collaborazione con la cooperativa Gli Altri.
Qui ragazzi disabili con spiccate doti creative possono frequentare vari laboratori tenuti da maestri di pittura e scultura che li aiutano ad apprendere a veicolare sentimenti, sensazioni e pensieri sotto forma di illustrazioni, ceramiche e opere pittoriche.
I ragazzi sono circa una ventina, di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, con problematiche diverse ma tutti ugualmente animati dalla voglia di condividere idee, tempo e progetti senza risparmiarsi adoperando al meglio le loro capacità e seguiti ed aiutati da operatori qualificati che fanno in modo che, finita la scuola dell’obbligo i ragazzi non siano lasciati soli e a se stessi ma abbiano la bellissima opportunità di dare libero sfogo alla loro immaginazione e creatività.
La loro soddisfazione più grande è poter lavorare con veri artisti e mettere in vendita le loro opere non per scopo di lucro ma per poter autofinanziare l’associazione e poter casomai ritagliarsi un piccolo compenso che per la loro autostima ha un valore immenso.
L’arte come messaggio di vita
L’incontrario con i suoi giovani artisti vanta già’ collaborazioni molto importanti come quella con l’apprezzatissima pittrice e scultrice Maria Cristina Palandri che ogni lunedì, per due mesi, ha organizzato con e per i ragazzi un evento molto suggestivo dal titolo “L’aquilone più leggero dell’aria” che raccoglie opere che hanno come ispirazione principale il volo e gli aquiloni.
La mostra è stata inaugurata sabato 5 Maggio e sarà visitabile per tutto Giugno.
La cosa più affascinante di questo piccolo e particolare atelier e che merita di essere diffusa e condivisa il più possibile, è il fantastico messaggio di speranza e di integrazione che l’arte in ogni sua forma riesce a regalare.
Grazie all’arte e alla creatività questi ragazzi apparentemente svantaggiati riescono a darci una lettura del mondo che ci circonda di una profondità e di una bellezza rara; i colori, i disegni, le sculture sono di una semplicità e di una purezza disarmante e ribadiscono ancora una volta il messaggio universale dell’arte che non conosce barriere culturali, confini, limiti ma che unisce i popoli ed i cuori parlando una lingua universale comprensibile da tutti.
Questo è il vero valore aggiunto e la vera missione che le associazioni come l’Incontrario portano avanti con fierezza e che meritano l’appoggio e l’attenzione di tutta la comunità in quanto donano all’osservatore un punto di vista di eccezionale bellezza sulla realtà quotidiana svolgendo un’opera socialmente utile di smisurata rilevanza.
I giovani artisti de L’incontrario vantano tra i loro lavori su commissione destinatari illustri. Un aneddoto molto carino riguarda per esempio il giovane e talentuoso cantautore italo albanese Ermal Meta che più volte è stato omaggiato dai ragazzi con piccole opere d’arte a lui dedicate e da lui molto apprezzate.
https://www.facebook.com/lincontrario/posts/419351908642688
L’ultimo dono che hanno fatto recapitare ad Ermal, (sempre molto sensibile quando si tratta di dare il suo appoggio a chi è più disagiato) in occasione del suo trentottesimo compleanno, è stato un piccolo quadretto che interpretava il testo della sua più celebre canzone Vietato Morire dandone una lettura molto dolce e raffinata.
https://www.facebook.com/lincontrario/posts/399767770601102
Diffondere il messaggio che questa piccola bottega d’arte porta avanti, abbattendo qualsiasi diversità, qualsiasi forma di emarginazione, ribellandosi ad un mondo che ci vuole tutti omologati, tutti troppo distratti per pensare che un sogno che ha come protagonista tanti piccoli artisti disabili possa diventare una solida realtà’, una realtà contagiosa e bellissima è un qualcosa di meraviglioso.
Serena Sammartino