Dopo il Kosovo, anche l’Albania si unirà al boicottaggio della cerimonia dei premi Nobel che si terrà domani 10 dicembre a Stoccolma.
I due paesi non parteciperanno alla cerimonia di premiazione a causa dell’assegnazione del Nobel per la letteratura allo scrittore austriaco Peter Handke, noto per essere stato un simpatizzante di Slobodan Milosevic, condannato per crimini di guerra e nome che ha portato tanta morte e dolore nella regione dei Balcani e negli albanesi del Kosovo.
Il boicottaggio dell’Albania è stato comunicato dal ministro degli esteri del paese, Gent Cakaj, con un tweet nella mattinata di oggi:
“Abbiamo dato istruzione all’ambasciatore dell’Albania in Svezia di boicottare la cerimonia.” – recita il tweet di Cakaj.
Albania che quindi si unisce in questa protesta al Kosovo, che ieri – attraverso il ministro degli esteri Behgjet Pacolli – aveva annunciato per primo la non partecipazione alla premiazione di Stoccolma:
“Il Kosovo non prenderà parte alla cerimonia di premiazione dei Nobel a Stoccolma quest’anno. Confermo che la nostra ambasciatrice Shkendije-Geci-Sherifi boicotterà l’evento a causa della controversa assegnazione del premio Nobel a Peter Handke, amico e sostenitore della politica di Milosevic.” – si legge nel post di Pacolli.
Lo scrittore austriaco insignito del premio Nobel per la letteratura per il 2019 sarà ricordato dagli albanesi come l’uomo che ha pianto Milosevic. Al funerale dell’ex Presidente jugoslavo, nel 2006, Handke pronunciò un discorso toccante in serbo in cui si descriveva come “vicino alla Jugoslavia, vicino alla Serbia, vicino a Slobodan Milosevic”.
Il commento dell’Accademia
Lo scorso ottobre, per il giornale svedese “Dagens Nyheter”, Mats Malm – presidente dell’Accademia – ha accettato il fatto che Handke “ha rilasciato commenti provocatori, inappropriati e ambigui su questioni politiche”. Tuttavia, ha sottolineato che non ha mai appoggiato lo spargimento di sangue, condannando chiaramente il massacro di Srebrenica.
“L’Accademia non ha trovato nulla nei suoi scritti che costituisca un attacco alla società civile o verso il rispetto per l’uguaglianza di tutte le persone.” – ha affermato Malm.
L’Accademia svedese, inoltre, ha citato un articolo del quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung” del 2006, nel quale Handke aveva sottolineato che il massacro di Srebrenica è stato il peggior crimine contro l’umanità in Europa dopo la seconda guerra mondiale.
L’assegnazione del premio Nobel da parte dell’Accademia allo scrittore austriaco ha provocato reazioni in molte istituzioni e personalità di tutto il mondo. Hanke, è stato elogiato e scelto dall’Accademia per “l’ingegnosità linguistica nell’esplorazione delle esperienze umane”.