“È incomprensibile che non ci sia ancora una convenzione tra Italia e Albania, di fronte ai legami non solo di amicizia ma di forte scambio economico tra i due paesi“, diceva il Senatore Tommaso Nannicini ad Albania News in un’intervista alcune settimane fa.
Oggi, oltre a continuare l’impegno preso con gli albanesi d’Italia, Nannicini sostiene Gerarta Ballo, la nostra candidata al Parlamento Europeo.
“Sono venuto a conoscenza del problema delle pensioni proprio grazie a Geri, con lei abbiamo approfondito la questione e pensato a come sbloccarla”, dice Nannicini per Albania News.
“Ora la comunità italo-albanese ha la grande opportunità di eleggere al Parlamento Europeo una parlamentare sensibile a questo tema, così come ad altri inerenti le diaspore e i nuovi italiani”, continua Nannicini.
Molte migliaia di albanesi versano contributi in Italia a partire dagli Anni Novanta, spesso avendone versati per anni anche in Albania prima di emigrare. Eppure, dopo una vita di lavoro, si trovano oggi di fronte al problema del riconoscimento del diritto pensionistico. Il senatore Tommaso Nannicini insieme a Geri Ballo hanno lavorato al cosiddetto “emendamento Nannicini”, destinato a chi vive e lavora in Italia da molti anni ed ha cittadinanza albanese o doppia cittadinanza.
L’emendamento punta a rendere possibile una convenzione anche con l’Albania – come è stato già fatto con altri Paesi extra Ue – e prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro per la firma di una convenzione bilaterale Italia-Albania. “Ciò che manca – dice Nannicini – è un accordo tra i due Stati, che faccia sì che ognuno riconosca i contributi versati nell’altro e che i contributi si possano unire per dare il diritto di pensione agli albanesi in Italia”.
In conclusione, Nannicini sottolinea: “è cruciale, per 600mila persone, che l’emendamento vada avanti. So che è una battaglia importantissima perché molti albanesi mi hanno scritto. Andrò ad incontrarli uno ad uno e li esorterò a fare rete. Iniziamo sostenendo tutti la candidatura di Geri. Da Bruxelles potrà dare un grande aiuto a questa battaglia di civiltà per tutte le persone che, dopo una vita di lavoro, sono oggi col fiato sospeso in attesa del riconoscimento, da parte dei loro due Paesi, dei sacrifici fatti per contribuire, con gli italiani, alla crescita dell’Italia”.
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