Che tristezza i leader europei! Mentre negli USA Obama iniziava a dare un messaggio di speranza, qua da noi si scendeva nella cantina di casa a tirare fuori le forche. E l’Europa, che amava tanto prendere in giro gli americani per la loro visione guerriera e per la loro mancanza di memoria d’improvviso si trova orfana di quella che fu.
L’Italia era giustamente avanti, altri pensarono bene di seguirlo. Svizzera, Francia, Finlandia, Ungheria, Svezia, Austria.Questa volta poi nonfu neanche necessario bruciare il palazzo di Reichstag o aizzare la folla da balconi. Il lavoro sporco è stato fatto negli anni recenti in diretta tv, con tanto di dati auditel. Usando la paura e l’ignoranza, sono riusciti ad anestetizzare i loro elettori che adesso sono pronti per l’uso. In fondo a destra, prego. Dopo aver lavorato per circa 40 anni per costruire una patria comune, quella europea, sono bastati 10 anni per disfare il tutto. Il parlamento europeo si ritrova pieno di convinti anti europeisti, ministri dell’ambiente promuovono il nucleare, ministri delle pari opportunità aborrano l’integrazione, ministri degli esteri fanno il tifo per i dittatori spaventati perché la prossima volta per comprare il petrolio bisogna offrire più di uno specchio e delle pietre luccicanti. Come dire, Uniti cadiamo, divisi resistiamo! Nominare la Costituzione diventa fonte di evidente imbarazzo, la democrazia non si può esportare ( ora è ufficiale! ) e ci dispiace molto per le vittime ma ci eravamo sbagliati. Ma se gli bombardiamo o se fino a un minuto fa abbiamo amato i loro dittatori comunque è un problema loro. Cancelliamo i trattati che parlano di accoglienza e chiudiamo bene la porta. Il diverso è nemico, specie se povero. Da usare, certo, ma anche da odiare. Ma il problema non è tanto l’odio quanto il vuoto assoluto. Nel migliore dei casi la visione che questa nuova destra sa offrire è il ritorno all’Europa post prima guerra mondiale. Sotto l’odio, niente, e sul niente dovete cliccare nella cabina elettorale.