Quindi sono già due.
Mi ricordo molto chiaramente una domenica di alcuni anni fa. Mi trovavo con Olti nella biblioteca Ariostea di Ferrara. Olti non portava la barba e neanche fumava.Al tempo non aveva un portafoglio, e credo che non c’è l’abbia tutt’ora. Manteneva i soldi in mezzo alla carta di identità, e il fatto che non usasse il portafoglio mi irritava oltre modo, lo prendevo come un’offesa personale. Aveva una carta d’identità completamente sgualcita che credo lavasse regolarmente insieme ai pantaloni. È quanto meno inquietante che io mi ricordi tutto ciò. Ricordo anche in modo stranamente limpido come mi spiegò quello che intendeva fare, un sito di notizie ed opinioni sull’Albania.
Io fui subito contrario all’idea che cercai di ostacolare con tutte le mie forze dicendo che era tempo perso, un sito senza interesse, perle ai porci, che era un idea trash, che non aveva nessuna speranza di successo e cosi via. Ma Olti ne era convinto per cui mi trascinò in questa sua idea.
Il resto è storia.
In due anni abbiamo fatto un paio di cose. Non tante, neanche poche, considerando che spesso lavoriamo come volontari, che abbiamo collaboratori in tutt’Italia + Balcani, che spesso dobbiamo correggere controllare tradurre. Eppure credo che in questo mondo di ladri AN si è ritagliata uno spazio tutto suo. E lo ha fatto senza vendersi l’anima, quella ce l’abbiamo ancora (eventualmente per chi volesse comprarla scrivete al [email protected]). Non risponde a logiche di mercato, non evita lo scontro, non nasconde le notizie e neanche le inventa.
Eppure succede, troppo spesso, che il lavoro dei più viene nascosto ai vostri occhi. Magari che legge di più AN è abituato a un paio di nomi che trova spesso in prima pagina. Ma non sono tutti li. C’è un grande lavoro sotto, e non lo dico tanto per dire, lo dico perché è vero.
C’è un ragazzo a Forli, si chiama Alban e ogni sera quando torna dal lavoro si trova la mail carica di articoli da leggere, da correggere e a volte proprio da ricostruire.
Ce n’è un altro tra Modena e Bologna che credo non abbia più una vita con tutto il tempo che passa cercando di migliorare il sito, e spesso ci manda mail indecifrabili sugli ultimi miglioramenti del sito.
C’è Ismail, perso in chi sa quale parte del mondo adesso, che sicuramente chiamerà negli orari più improponibili per dire che ha un’intervista, un’idea o un contatto “vip”. A lui e alla futura sua moglie i nostri migliori auguri.
C’è Manfred, mentore e saggio distributore di birre e suggerimenti. C’è Giulia che tra mille cose da fare trova il tempo di tirarci le orecchie. C’è Pietro, o meglio, c’è la macchina fotografica di Pietro con lui dietro. C’è Paolo, da sempre amico del Shqiperia e adesso anche amico nostro. C’è Armillotta, il saggio dottore che spesso riesce a dirci cose sul nostro paese, forse più di quanto noi riusciamo di dire a lui.
C’è Brunilda che è una macchina da guerra, che non riesce a finire un lavoro senza avere già in mente altri progetti da costruire, consolidare, consegnarvi.
E Flavio, alla ricerca di qualcosa di nuovo che guarda ai Balcani con un misto di incoscienza e genuino entusiasmo.
C’è Migena, l’anima femminile del AN, e c’è Sonila, l’ultima arrivata che si sta facendo largo a suon di articoli e idee. C’è Denor con la sua Lezha, il suo calcio e i suoi articoli sul calcio. E tanti, tanti altri che spero non abbiano bisogno di trovare il loro nome qui per sentirsi parte di AN.
Insomma, siamo tanti, anche se non siamo tutti.