Lo confesso: aborro la superficialità, odio le frasi fatte, sento odor di truffa quando concetti complicati vengono sintetizzati in un paio di righe, cerco sempre quello che c’è dietro, diffido del facile e del prevedibile.
Anche per questo, sono rimasto a bocca aperta quando ho visto come tutti i tentativi di aprire al voto degli stranieri, tutte quellefatte negli ultimi anni hanno ricevuto la stessa identica stupida risposta: X ( inserire nome del politico che l’ha proposto ) lo dice solo perché li fanno gola i voti dei stranieri.
Che ècompletamento sbagliato, doppiamente sbagliato. Prima, perchémostra i limiti di una classe politica incapace di vedere al di la della sua, seppur duratura, esistenza, una politica che ancora prima di fare gli interessi della res pubblicafa i proprio interessi di autoconservazione, sempre di più fa calcoli pensando al proprio tornaconto invece di quello degli altri. E’ in definitiva una politica troppo attaccata alla propria voglia di farsi piacere sempre e comunque, troppo tempo a rispecchiarsi, una di quelle che quando si vede allo specchio vede solo la propria immagine, un po’ meno il paese. Troppo tempo passato a controllare i sondaggi dopo ogni scelta, troppo tempo passato a truccarsi per le telecamere, troppi studi per cercare di capire qual è il modo migliore per vendere per trovare il coraggio di fare quello che va fatto e, consecutivamente, di pagarne anche il prezzo in voti o sondaggi.
Intendiamoci, sono uno di quelli che crede che la politica ha meno importanza di quanto si crede, che prendersela sempre con le scelte del governo è ne più e ne meno sintomo della superficialità di cui parlavo prima.Ma alcune riforme non sono possibili al di fuori dal parlamento. Il diritto al voto è uno di questi.
Dicevo doppiamente sbagliato anche per un’altra ragione.E’ un dato di fatto che i regolari sono le prime vittime dei gesti sconsiderati ( o presunti tali ) dei loro connazionali, quindi le vittime indirette quindi i primi ad avere un maggior interesse a votare per i partiti che chiedono maggior controllo e una maggiore sicurezza, tradizionalmente la destra dunque. La leggenda dei “tanti voti che fanno gola alla sinistra/destra moderata”è quanto meno infantile e la miglior espressione di una classe che non riesce o non vuole esprimersi in pensieri ed idee che non siano intuibili/condivisibilida tutti il suo elettorato spaventato/spaventoso. Mi piace citare, per chiudere, le parole del odierno premier italiano che aveva già detto tutto in tempi non sospetti, quasi due anni fa: “Siamo disponibiliad assicurare la partecipazione attiva alla vita politica ed economica. Prossimamente, con il mio nuovo Governo ci sarà la discussione sulla concessione del voto amministrativo ai cittadini stranieri. Vedremo come fare per stabilire i criteri”.