Donne che sanno parlare con le stelle, donne che sanno volare in alto. Donne che mettono in atto i grandi sogni e la parità, per loro stesse, per tutte noi.
Trovare un posto, il proprio posto – dentro questo universo, fa parte del nostro viaggio. Un viaggio che a volte, è tracciato da strade che portano verso nuove orbite, verso le stelle.
Ci sono voluti secoli per vedere le donne sedersi su cattedre universitarie, ci sono voluti secoli purché l’uguaglianza “diventasse normalità” e, mentre la spedizione Expedition 68 vedrà in orbita nel 2022 – Samantha Cristoforetti – la prima donna europea al comando della Stazione spaziale internazionale (ISS), sotto lo stesso cielo, si alzano in volo anche le donne del paese delle aquile.
Un momento storico per l’istituzione dell’Aeronautica albanese
Armela Murati, nata a Burrel, una piccola città di Nord Albania, sarà la prima donna pilota nel nostro paese in 109 anni di storia delle forze armate.
Viene da una famiglia di militari. Suo padre è stato un ex ufficiale con una carriera interrotta a causa delle varie riforme dell’esercito. “Ho seguito il suo esempio. Mi ha trasmesso la disciplina e la passione per il lavoro. Spero di renderlo orgoglioso perché lui è il mio grande supporto”, dice lei.
Segnata dalla passione per le altezze e dalla voglia di trasformarle in una professione, decisa di competere in un campo storicamente dominato dagli uomini; tenace fino ad attraversare tutte le difficoltà che potevano impedire il suo traguardo, oggi, Armela Murati vola verso il suo sogno – la base Air Farka, allineata insieme ai suoi 11 colleghi, portando così avanti il giuramento verso la patria e sconfiggendo qualsiasi ostacolo di genere.
Per la Ministra Elisa Spiropali, Armela Murati possiede la forza per onorare la nostra nazione.
Una nazione la nostra che ha ancora ha tanta strada da fare sui diritti delle donne e non solo.