“Un’idea non si materializza mai esattamente come la si pensava. Prende strade diverse, forme inaspettate, volti nuovi. Produce in chi l’ha suscitata sensazioni ed emozioni a tratti inconcepibili. Ma un’idea è preziosa perché porta al nuovo, è proiettata verso il futuro, è il miglior antidoto alla muffa del passato e alla staticità del presente.”
Uno dei modi per incarnare un’idea è sicuramente creare: arte e moda sono figlie di idee grandiose. L’idea in questione era reinterpretare, in chiave moderna e attuale, ma soprattutto fruibile, lo stile dei costumi albanesi.
Nonostante l’obiettivo di cancellare il passato, la frammentarietà e i particolarismi, perseguito pedissequamente da Enver Hoxha , gli abiti indossati da uomini e donne albanesi, diversi da nord a sud, ma anche da villaggio a villaggio, sono arrivati fino a oggi.
Emblema di un glorioso passato, ma anche di una ricca influenza culturale, di Storia con la S maiuscola, i costumi tradizionali racchiudono tutto questo e altro ancora: l’anima e lo stile di chi li ha posseduti e indossati. Raccontano moltissimo, più di tanti libri, sono memoria storica e culturale di un Paese che è sempre più proiettato verso il futuro.
Il passato però non va mai dimenticato e sebbene sia vero, come esprime il detto albanese, “Koha e kaluar s’kthehet më” che il tempo passato non torna più, il presente è in grado di diventare ponte tra ciò che è stato e ciò che sarà.
Nella moda questo si traduce in abiti che richiamino la tradizione
TI INSTITUTE
Un evento, tenutosi il 29 settembre presso il Museo Nazionale di Tirana, organizzato da Ti Institute – una nuovissima realtà accademica dedicata alla moda, all’estetica e alla fotografia – in collaborazione con il Ministero della Cultura ha permesso questo incontro speciale.
Tra i protagonisti e partecipanti le stiliste albanesi, Besa Rugova, Bela Belinda e Dorina Kola, bergamasca d’adozione e fondatrice del brand D-Kola, che senza saperlo, ha sempre messo nei suoi capi, dedicati a una donna moderna, forte, perfettamente inserita nel presente, un tocco della sua cultura.
Nelle collezioni create appositamente per l’evento, le giovani stiliste, dopo numerose ricerche sugli abiti tradizionali che hanno caratterizzato la moda nel loro Paese in passato, hanno dato vita a un connubio perfetto, ammirato e apprezzato durante l’evento.
La scelta dei colori, delle stoffe, i ricami a mano, l’effetto dato dall’indosso, l’eleganza, sono omaggi alle donne albanesi che hanno indossato quegli abiti dai quali le stiliste e l’evento stesso hanno preso spunto.
Donne forti, creatrici e indossatrici dei loro stessi abiti: la xhubleta ad esempio, unica nel suo genere, tra i più antichi e belli, originaria del nord Albania.
La collezione presentata crea un equilibrio perfetto tra tradizione e modernità, valorizzando sempre la femminilità.
L’evento ha avuto un grande successo e una notevole risonanza mediatica. Ci si augura sia il primo di una lunga serie e che possa sensibilizzare le persone nei confronti di questo ricchissimo patrimonio rappresentato da costumi e monili, attirando l’interesse delle istituzioni e dei turisti stranieri.
Non si può volgere lo sguardo al futuro, dimenticando il passato. La moda ne è grandissima testimone, sia nella ripresa, che nella rivoluzione dello stile.