Il piccolo Alvin, portato dall’Italia in Siria dalla madre quando si è unita all’Isis, è stato ritrovato vivo in un campo di prigionia in Siria e il padre ha potuto riabbracciarlo grazie a Luigi Pelazza.
Le Iene con Afrim alla ricerca del figlio: il genitore lo incontra ma non può lasciare il campo di prigionia.
Alvin, nato e cresciuto in Italia, ha solo la cittadinanza albanese: senza un delegato del governo di Tirana non può lasciare la prigione a cielo aperto. E ora quel campo rischia le bombe turche
L’inviato de Le Iene è impegnato in una missione impossibile, come tirare fuori Alvin da quel campo infernale. Il piccolo è nato e cresciuto in Italia, ma è di nazionalità albanese. La iena prima di partire si è fatta inviare un certificato d’identità provvisorio dall’Albania, con l’ambasciatore albanese in Turchia che aveva promesso di fare il possibile per aiutarlo
Una petizione sul web per salvare Alvin
A seguito del servizio de “Le Iene” è stata creata una petizione sulla piattaforma Change.org
Alvin è un bimbo nato e cresciuto in Italia fino alla prima elementare. Successivamente è stato portato da sua madre in Siria senza il consenso del papà.
A distanza di anni, Alvin ora vive solo in un campo delle cosiddette “mogli dell’isis” ed i loro bimbi.
Sua madre è morta per dei bombardamenti e Alvin è rimasto ferito ad una gamba (nel servizio zoppica evidentemente).
Nessun bimbo merita di soffrire la lontananza dai propri genitori, se non è la morte a separarli noi non siamo nessuno per farlo.
L’ambasciata Albanese non è stata molto d’aiuto, ma Alvin è nato e cresciuto in Italia.
Non importa se conferendogli la cittadinanza italiana o sollecitando lo stato Albanese, ma Alvin non può restare in quel posto da solo e lontano dai suoi affetti.
Aiutiamo Alvin e papà Berisha a tornare a vivere insieme!