Il programma radiofonico “Spazio Transnazionale” di Radio Radicale condotto da Francesco de Leo ha dedicato uno speciale sul rapporto tra UE e Albania, che avvierà i negoziati ufficiali di adesione a Giugno del prossimo anno.
Ospiti del programma l’ambasciatore albanese in Italia, Anila Bitri, l’esponente del partito radicale, Maurizio Turco, e il vice direttore dell’Ansa, Stefano Polli. Proprio quest’ultimo è intervenuto per primo:
Per quanto riguarda l’Albania, l’Aprile scorso c’è stato il via libera della Commissione Europea che ritiene il paese meritevole per l’apertura dei negoziati, perché vanno riconosciuti i progressi che l’Albania ha fatto in questi anni. Si tratta soprattutto di progressi dal punto di vista della pubblica amministrazione, dal punto di vista della lotta alla criminalità organizzata e dal punto di vista della riforma del sistema giudiziario. Dobbiamo riconoscere che l’Albania ha fatto grossi passi in avanti e si sta veramente sforzando di andare avanti e per questo, come ha detto la commissione europea, vanno riconosciuti questi meriti. – ha dichiarato Polli.
La parola è poi passata all’esponente del partito radicale, Maurizio Turco:
Io penso che l’ingresso dell’Albania in particolare, sia necessario soprattutto perché fanno già parte fisicamente dell’UE. Cosa vorrebbe dire un no oggi all’Albania? E’ un qualcosa innanzitutto che pagherebbe l’Unione Europea. Perché penso che sarebbe un segnale nuovo rispetto ad un Europa che si sta chiudendo in se stessa; non scopriamo oggi i problemi di immigrazione, anzi è stata proprio l’Albania ad avercela insegnata. Alla fine siamo riusciti a governarla e non era di certo una situazione meno grave di quello che sta accadendo oggi. – ha detto Turco.
Successivamente anche l’ambasciatore albanese in Italia, Anila Bitri, si è espressa sull’argomento:
Abbiamo ancora tanto da fare. Comunque, speriamo che il via libera dell’UE arrivi al più presto. Tutto ciò ci permetterebbe di affrontare ogni cosa con un’ottica diversa e di lavorare ad un livello superiore con l’UE. Siamo un paese candidato ma l’apertura dei negoziati non rappresenterà ancora il momento in cui diventeremo membri UE. Per l’Albania l’Unione europea non è solo un sogno o un’aspirazione, è il nostro spazio vitale; la politica estera dell’Albania post-comunista è stata sempre indirizzata verso Bruxelles. Quindi, desideriamo che l’Europa ci dia il via libera in modo da poterci sentire anche noi parte di questa grande famiglia. – le parole dell’ambasciatore Anila Bitri.