Nella giornata di ieri la Commissione Elettorale Centrale della Serbia ha ufficializzato i risultati delle elezioni parlamentari che si sono tenute lo scorso 21 giugno.
Oltre al dominio (60,65% dei voti totali) della coalizione guidata dal partito (Partito Progressista Serbo) del presidente Aleksandar Vuçiç, la CEC ha ufficializzato un risultato storico: i tre seggi parlamentari (0,82% dei voti totali) per la coalizione “Alternativa Democratica Albanese”, traguardo che mai era stato raggiunto da partiti/coalizioni di etnia albanese.
L’accordo di coalizione di etnia albanese in Serbia, fortemente voluto dal ministro degli esteri dell’Albania Gent Cakaj, era stato firmato a metà gennaio a Tirana dal Partito Per l’Azione Democratica, dall’Alternativa per il Cambiamento, dal Movimento di Riforma del Partito Democratico Albanese e dal Movimento per il Progresso Democratico.
Il Partito Democratico Albanese è stato l’unico a boicottare la coalizione, sostenendo che gli albanesi di Preshevë dovrebbe unirsi con quelli del Kosovo o dell’Albania.
“La Serbia non si è mai dimostrata pronta nell’ascoltare la voce dei cittadini albanesi.” – aveva dichiarato in tempo di elezioni il leader del Partito Democratico Albanese, Ragmi Mustafa.
La minoranza albanese in Serbia
Sono più di 60.000 i cittadini albanesi residenti in Serbia, per lo più situati nell’area della valle di Preshevë nel distretto della Pčinja. A Preshevë, così come anche nel comune di Bujanovac, gli albanesi costituiscono la maggior parte della popolazione (89,1% a Preshevë e 54,69% a Bujanovac). Inoltre, c’è una piccola comunità di albanesi nell’altopiano Pester che vive in villaggi come Boroštica, Dolice e Ugao.
Agli inizi degli anni 2000 – dopo che gli insurrezionisti di Preshevë avevano chiesto l’adesione al Kosovo scatenando una guerra armata con il governo serbo – per aiutare lo sviluppo socio-economico e l’integrazione di questi comuni, fu istituito un organismo di coordinamento con un ruolo da mediatore tra i municipi a maggioranza albanese e il governo della Serbia. Tuttavia, ancora oggi la regione rimane tra le più povere della Serbia.
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