Nemmeno quest’anno gli albanesi hanno avuto la possibilità di festeggiare il premio Nobel per la letteratura, dato che lo scrittore Ismail Kadare non l’ha vinto.
In realtà, gli albanesi hanno solo da restare amareggiati, leggendo il nome del vincitore di quest’anno.
Peter Handke: pianse per il criminale Milosevic
Lo scrittore austriaco insignito del premio Nobel per la letteratura per il 2019, Peter Handke, è noto per essere stato un simpatizzante di Slobodan Milosevic, condannato per crimini di guerra, un nome che ha portato tanta morte e dolore nella regione dei Balcani e negli albanesi del Kosovo.
Milosevic, ex Presidente jugoslavo, è stato accusato di genocidio e altri crimini di guerra in relazione alle guerre jugoslave del 1991-1995 dal Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia prima della sua morte.
Hanke, uno scrittore che l’Accademia svedese ha elogiato per “l’ingegnosità linguistica nell’esplorazione delle esperienze umane” sarà ricordato dagli albanesi come l’uomo che ha pianto l’ultimo dittatore dei Balcani, Milosevic.
Al funerale dell’ex Presidente jugoslavo, nel 2006, Handke aveva pronunciato un discorso toccante in serbo in cui si descriveva come “vicino alla Jugoslavia, vicino alla Serbia, vicino a Slobodan Milosevic”.
I premi revocati
Fu per questo comportamento pubblico che allo scrittore austriaco venne negato il prestigioso premio letterario ‘Heinrich Heine’ in Germania, sebbene ne fosse stato formalmente nominato. “Il premio ad Handke è uno schiaffo in faccia a coloro che hanno sofferto le guerre di Milosevic”, dissero i politici tedeschi nella loro discussione.
Il Consiglio comunale di Düsseldorf chiese alla giuria di sciogliere e annullare il verdetto, perché il nome di Handke e la sua aperta simpatia per il criminale di guerra erano inaccettabili per il pubblico tedesco. Ma Handke si ritirò dal premio prima che fosse presa una decisione, in modo da evitare ulteriori dibattiti.
Anche in Francia questa simpatia politica dello scrittore non è stata ben accolta, dal momento che il teatro della Comedie Française ha deciso di rimuovere il dramma di Handkes “Voyage to the Sonorous or the Art of Asking” dalla sua programmazione.
Sembra, invece, che l’Accademia svedese dei premi Nobel non sia stata influenzata da questo importante dettaglio della vita dello scrittore austriaco, sebbene in passato i premi Nobel tendessero a essere politicamente corretti nella scelta dei vincitori.
Traduzione dell’articolo originale apparso sul giornale albanese Mapo