Quanto è bella la capitale albanese! Mi è piaciuta subito, da quanto l’ho visitata la prima volta, nel 2008. Poi negli anni l’ho vista cambiare, aprirsi al turismo, spogliarsi di edifici abusivi e arricchirsi di altri, modernissime opere architettoniche.
Ho assistito ai suoi cambiamenti, alcuni tuttora in corso, al suo essere sempre più europea e piena di cittadini stranieri. Ho visitato i suoi musei, mangiato nei suoi ristoranti, alcuni dei quali meriterebbero le stelle Michelin, soggiornato in alcuni hotel, fatto acquisti nei suoi negozi, ballato nei suoi locali!
Mio marito ci vive per la maggior parte del tempo. Abbiamo anche cambiato appartamento, ora abitiamo vicino al parco, bellissimo, dove si possono fare lunghe camminate, incontrare gente, prendere il sole i riva al lago.
Tirana è bella e lo è anche la sua movida, il suo essere folkloristica, sempre “sveglia”! Sono belli i suoi ampi viali alberati, il mix architettonico, i colori di alcuni edifici, la varietà che ospita.
Quest’anno però, per la prima volta, ho vissuto un disagio nella mia adorata seconda città, un disagio non indifferente.
Da poco mamma, tengo anche una rubrica per il portale dimmibg.it dedicata al mondo delle mamme, mi sono resa conto che passeggiare a Tirana con un passeggino è tutt’altro che semplice! Se si è in due la cosa è gestibile, ma quando mi sono ritrovata da sola insieme al mio bimbo, comodamente sdraiato nel suo passeggino (per mia fortuna un ultraleggero) ho sudato sette camicie.
E cosí anche entrare a fare colazione nel mio bar preferito, in Rruga Ibrahim Rugova, si è rivelata un’impresa. Non un gradino, bensì due e questo vale per quasi tutti gli accessi a negozi, locali, bar, ristoranti… Le pedane – quando e se ci sono – sono troppo strette o ripide e tutt’altro che a norma. Mi sono anche resa conto di quanto siano sacrificati alcuni marciapiedi, inghiottiti dai tavolini esterni dei bar o da automobili parcheggiate selvaggiamente.
Ho visto un altro volto di Tirana e un paradosso: ci sono molte mamme, l’Albania è un Paese con un tasso di natalità di 1,79 figli per donna, contro l’1,3 dell’Italia, e mi sono chiesta come facciano ad andarsene in giro da sole con il passeggino e magari la spesa, a Tirana?!
Non è un pensiero banale, io l’ho fatto un giorno e mi sono stancata moltissimo! Anche se onestamente, ho sempre trovato persone gentilissime, disposte a darmi una mano. Questo è positivo, ma sarebbe bene che i vari esercizi pubblici si attrezzassero (basta poco) e utilizzassero delle pedane regolari per facilitare l’accesso non solo alle mamme con i passeggini, ma anche ai disabili, a tutti coloro che lo necessitano.
Un invito a riflettere e a fare qualcosa perché questa bella città possa anche diventare una città a misura di passeggino!
Le fotografie di questo articolo sono state gentilmente concesse da Giuseppe Mancino, un fotografo freelance che opera sia in Italia che in Albania
Elena Pagani è autrice di due libri sull’Albania