La parola esodo non mi fa venire in mente nulla, anche perché 8 agosto 1991 ero un bambino che giocava nella polveriera Valonese. Ma nonostante tutto nell’aria, nell’acqua, nel pane si assaporava il desiderio di cambiare pagina,di andare via, di sognare. Il mio ricordo di quell’epoca è la scomparsa dalla circolazione in massa degli adulti uomini.
Le donne rimaste guardavano il fondo del caffè per avere notizie degli loro uomini, figli o padri. Tempi diversi, fare una telefonata era complicato ma, noi siamo anche un popolo romantico. Il mistero del fondo del caffè da più gusto alla realtà. Tra quei 20 mila sognatori disperati c’era anche mio padre. Io lo ho raggiunto a Torino il 12 ottobre 1993.
Ecco raccontare questi 26 anni di esodo potrebbe essere anche semplice o complicato. Sogno, fallimenti, traguardi, tutti noi singolarmente abbiamo ricevuto e regalato un pezzo importante delle nostre vite a questo paese. Che avevamo sognato, che abbiamo imparato ad amarsi perché no anche odiato.
Oggi 8 agosto 2019 mi trovo in camper, un esodo vacanza in Bretagna, è lo dico non per provocare ma la vera Europa si trova al di là delle Alpi.
Mi spiego meglio. Ho fatto tutti gli studi in Italia, sono una coppia mista e ho due figli che vivono il loro esodo, quando sono in Albania dicono di essere piemontesi e quando sono a Torino dicono di essere valonesi.
In tutti questi 26 anni ho cercato di migliorare me stesso e il paese che mi ospitava che poi è diventato il mio di paese. In tutti questi anni ho sempre sentito parlare di un paese in crisi, non ci avevo mai creduto. La crisi se dura porta alla cancrena, questo è un paese in decadenza su tutti i punti di vista. Ma non sono preoccupato, io per fortuna non ho una patria da onorare.
Se un giorno dovrò di nuovo emigrare o i miei figli dovranno emigrare, non è un problema al massimo è una possibilità sofferta.
Il vero problema non sono gli esodi, gli emigrati. La vera tragedia la vivono i paesi che perdono i loro giovani.
In un paese dove la concorrenza si fa verso il basso ha poche possibilità, è un paese che si trova in cima ad una collina ma pensa di essere in cima alle Himalaya non ha più lungimiranza…auguri a tutti noi, vecchi e nuovi cittadini che la Resilienza ci accompagni.