Se vi trovate in centro a Tirana, noterete quattro strade principali che partono da Piazza Scanderbeg: “Via Durazzo” che va a Durazzo, “Via Kavaja” che va a Kavaja, “Via Elbasan” che va a Elbasan e, infine, “Via Dibra” che termina alla scuola militare “Scanderbeg”.
Parte del Principato Arbanon, il primo stato Albanese nel Periodo Medievale, quest’ultima è stata una strada di grande importanza nella regione, attraversata nei secoli passati dai guerrieri del nostro eroe nazionale -ben conosciuto anche in Italia-, Giorgio Castriota Scanderbeg. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il governo d’Albania di quel periodo ha fatto costruire la strada Tirana-Burrel-Klos-Dibra, lunga 183 km; da questo momento “Via Arbërit”, circa 80 km fino a Dibra, è stata messa da parte e non è più stata oggetto di alcun investimento.
“Via Arbërit” non ha solo un valore storico, anzi, rappresenta soprattutto una necessità per la gente che vive a Dibra. Le infrastrutture di qualità, infatti, sono senza dubbio il primo passo necessario verso lo sviluppo sostenibile di cui questa parte d’Albania ha molto bisogno: secondo le statistiche, il distretto di Dibra è addirittura il più povero del Paese. Per un periodo già troppo lungo, del resto, questa zona ha sofferto della mancanza di investimenti cospicui.
La Mappa della Via Arbërit
“Via Arbërit” rappresenterà un efficace collegamento fra questa zona e la capitale, poiché in grado di promuovere la produzione e il turismo locali. Dopo la strada Durazzo-Kukës-Pristina, realizzata tre anni fa e soprannominata “Via della Nazione”, “Via Arbërit” è considerata non a caso la più importante. Essa riveste inoltre un valore nazionale perché mette in comunicazione gli albanesi che vivono tra Albania e Macedonia; in futuro, inoltre, sarà anche un collegamento diretto fra la Macedonia e il mare.
Vista l’importanza che realizzare quest’opera ha, dal 1995 gli intellettuali della zona si sono organizzati prima fondando l’ “Iniziativa di Dibra”, poi avviando una campagna per sensibilizzare il governo alla costruzione della “Via Arbërit”. Tuttavia, nonostante le tante promesse da parte dei vari governi albanesi dal 1995 ad oggi, concretamente è stato fatto ancora ben poco. Nel 2008, condotti dal senatore Carlo Bernini, anche degli investitori italiani hanno mostrato interesse a costruire la “Via Arbërit” su concessione, ma la collaborazione non si è poi concretizzata.
La gente di Dibra, e non solo loro, si sente ormai frustrata da quest’attesa infinita. La loro pazienza sta arrivando al termine e i loro bisogni, intanto, aumentano ogni giorno. Il rilancio della questione tramite una petizione online, partita dal Dr. Gëzim Alpion, è sentito dunque come indispensabile in questo momento; prova ne è il fatto che dal 18 Marzo, data dell’annuncio della petizione, ad oggi, più di 2.500 sostenitori da tutta l’Albania e da altri Paesi del mondo hanno già firmato. Questo numero è significativo, però siamo certi che ancora tante persone desiderano offrire il proprio contributo.
È molto importante comprendere che non si tratta di una petizione politica; è, invece, la voce del popolo che chiede solamente la possibilità di vivere una vita migliore. Dopo le elezioni politiche del 23 Giugno, il documento con le firme verrà consegnato al nuovo governo, che forse riuscirà a smuovere i lenti meccanismi burocratici e portare avanti progetti di importanza nazionale come questo. Entrambi gli schieramenti politici, intanto, si sono impegnati per la sua attuazione.
Chiudiamo ringraziando per il suo sostegno alla causa la voce albanese in Italia, “AlbaniaNews.it”. Sostegno molto importante, in questo momento, per dare un’eco alla voce della gente e la possibilità a tanti altri di unirsi alla nostra petizione.
Partecipate a questa iniziativa democratica che promuove lo sviluppo dell’Albania, firmate su Change.org .
Erisa Saraci