Per ragioni meschine in questi giorni si è diffusa in Albania l’idea che lo status candidato all’Unione Europea sia stato negato a causa della presenza dei musulmani in Albania.
Questa è la demagogia più diabolica che ci sia. In realtà è stata articolata in pubblico da qualche politico, ma io lo sento spesso anche al di fuori dei discorsi pubblici, in cerchie sociali più strette.
Prima di inoltrarmi nell’analisi di questo fenomeno, desidero chiarire subito che secondo mesono due le ragioni principali per cui non abbiamo ottenuto lo status di candidato.
Innanzi tutto ci sono gli atavismi comunisti che continuano tuttora a presiedere la mentalità di molti albanesi, che siano alla base o al governo, ieri come oggi. In secondo luogo, la colpa va attribuita, in modo assoluto e senza alcuna trattativa, al fattore politico albanese, con le loro decisioni ieri e l’opposizione oggi, con i boicottaggi dell’opposizione ieri e le loro decisioni oggi.
Ma in merito a questo sarà la storia ad analizzare il tutto meglio di me e a conferire il merito o l’ignominia a ciascuno. Per quanto concerne il fattore religioso inteso come determinante per la questione dell’adesione dell’Albania all’UE è una demagogia non solo mediocre, ma che rischia anche di incentivare conflitti.
In generale viene messa in atto da persone che non hanno niente a che vedere con la religione o la distinzione tra cristiani e mussulmani, poiché continuano a vedere la religione con la lente dell’ideologia marxista o a misurarla col metro del pragmatismo per rivendicare qualche posto nell’amministrazione albanese come se fosse l’ appartenenza religiosa a determinare l’adesione all’UE.
Per quanto riguarda l’Europa, la storia dei conflitti religiosi non è una novità. In Europa l’antisemitismo ha fatto stragi. Non è forse questo un conflitto di tipo religioso?! Non vi era il bisogno che comparissero i “mori” alle coste di Gibilterra per fare guerra ai cristiani, perché noi in quanto cristiani abbiamo già provato di essere capaci di scontrarci e ammazzarci tra protestanti e cattolici.
Non continuaforse tuttora questa storia in Irlanda?! Non è forse vero che i cattolici in Inghilterra sono stati proibiti e indesiderati per trecento anni dai loro fratelli cristiani anglicani?! Non sappiamo forse per certo che in Grecia attualmente i cattolici non godono gli stessi diritti degli ortodossi?!Ma noi in Albania cerchiamo sempre di evitare i problemi e le responsabilità riversandole sugli altri.
Non sono i mussulmani che ci impediscono di aderire all’UE. Se i mussulmani hanno i loro problemi, proprio comeli hannoanche i cristiani, è un’altra questione che essi risolveranno da sé e forse con tanti sacrifici, come sta succedendo in molti paesi con la maggioranza mussulmana, in Medio Oriente e in Africa, dove le minoranze integraliste e fondamentaliste stanno dettando la vita dei popoli.
Ciò che noi dimentichiamo spesso e volentieriè il fatto che in Albania non c’è la buona volontà di diventare parte della tradizione europea, in cuile diversità si incontrano per una questione comune.
Noi non riusciamo ancora a pensare (e nemmeno ad accettare) che l’Europa è nata dalla stretta di mano di due popoli nemici, la Francia e la Germaniaalla fine del secondo conflitto mondiale.
Quando veniva pensato l’impensabile, proprio allora ciò accadde nell’Europa a cui noi oggi aspiriamo. Ma noi non lo vogliamo questo, perché poi governo e opposizione sarebbero costretti a stringersi la mano anche in Albania, ciò significherebbe un incontro tra avversari eper di più i politici e gli uomini dei media e della cultura dovrebbero sostenere dibattiti più civilizzati in televisione,ecc, ecc.
Noi abbiamo ancora la nostra mentalità comunista, pensiamo ancora in maniera egemonica e integralista.
Ecco come la pensiamo: “non deve esistere il diverso” oppure “l’integrazione dell’Albania deve avere inciso ilmio nome e non il nome del mio avversario insieme a me”.Quante volte negli ultimi anni abbiamo mandato tutto a monte, abbiamo boicottato, e continuiamo a farlo, perché non vogliamo che qualcun altro si assuma i meriti, perché noi i meriti non li vogliamo condividere con nessuno.
Dunque se da noi manca la cultura dell’incontro perché dobbiamo addossare la colpa ai mussulmani?! Questo significa lavarsi le mani dai problemi e dalle inadempienze. Significa fare di nuovo della religione un problema e creare una mentalità del’67, ma camuffato di modernismo laicista.
L’Europa richiede standard conformi alla legge, buona volontà per la lotta alla corruzione, un sistema educativo in perfetta sintoniacon i principi che hanno creato l’Europa. Essa non richiede di certo il certificato di battesimo e nemmeno se uno sia stato circonciso o no.Bensìci chiede di lavorare sodo, di alzare le maniche, abbassare la testa e lavorare tutti insieme a prescindere dalle distinzioni.
Attribuire connotazione religiosa alla mancata adesione in Europa significa allontanare i problemi da se stessi e andare a cercarli laddove non esistono.
Significa non arrivare nemmeno al livello di una cultura medievale che ha visto incontrasi il cristianesimo con la filosofia pagana, ma anche l’incontro del cristianesimo con l’islam, ad esempio San Francesco incontrò i califfi e Avicena e Averroeu, studiosi mussulmani della Persia, ci restituirono Aristotele che era stato dimenticato da secoli.
Non dimentichiamoci che l’Europa non è più cristiana e dall’altro latol’Albania non è del tutto mussulmana. Se qualcuno in Europa oggi (o in Albania) dovesse mettersi contro i mussulmani, un domani (ma forse anche oggi) potrebbe opporsianche ai cattolici e così via.
Tuttavia io voglio concludere dicendo che se è vero che l’Europa non ci accetta perché in Albania ci sono i mussulmani, allora io non voglio andare in Europa, perché preferisco passare la vita con gli amici del cuore con cui sono cresciuto, con cui ho condiviso il bene e il male, che ci sono sempre stati per me e io ci sono sempre stato per loro, nonostante abbiano un credo diverso dal mio, piuttosto che convivere con un olandese, un tedesco o un francese con cui mi accomuna solo il credo religioso.
Se in Europa non mi accettano insieme al mio vicino che frequenta la moschea, allorarifiuto l’offerta e vado avanti con la mia vita!
Articolo di Don Gjergj Meta. Pubblicato sul Peregrinus.al. Titolo originale Europa e “krishterë” dhe Shqipëria “myslimane” L’articolo è disponile anche in lingua inglese
Tradotto per Albania News da Daniela Vathi