La rivista economica albanese albanese Monitor ha analizzato la questione riguardante l’euro come valuta nazionale, intervistando diversi esperti del settore: pro e contro sui rischi, cui l’Albania andrebbe in contro in caso di adozione dell’euro come moneta nazionale
Applicare l’euro come valuta nazionale è un’idea che è stata accolta da alcuni esperti di economia, ma per altri è un’idea alquanto prematura.
Pro euro
Il principale sostenitore dell’euro come moneta nazionale è l’esperto d’economia Zef Preçi, direttore del centro albanese per la ricerca economica. Secondo lui, infatti, i paesi dei Balcani occidentali dovranno presto costruire una strategia speciale per la sostituzione delle loro valute nazionali in modo da fornire un segnale politico al processo di Berlino – ovvero all’allargamento dell’UE – e accelerare la crescita economica in tutto il paese.
Anche il professore Selami Xhepa è da sempre un sostenitore della sostituzione monetaria, poiché – stando alla sua opinione – i cittadini lo hanno già fatto, visto che le attività di risparmio e prestiti sono dominate dall’euro. Inoltre, per lui, il processo di formazione dei prezzi interni segua la logica del tasso di cambio dell’euro, quindi i prezzi sono effettivamente formati in euro, indipendentemente dalla valuta in cui viene effettuato il pagamento.
Contro l’euro
Molti altri esperti, tuttavia, sono contrari e pensano che sia prematuro per l’economia albanese utilizzare solo l’euro.
Il professore Arben Malaj afferma che l’analisi storica della creazione della zona euro, il coinvolgimento di diversi paesi con diversi gradi di sviluppo economico e stabilità finanziaria, insegna che la sostituzione della moneta nazionale con l’euro non dovrebbe essere un processo politico, ma un attento processo economico. Senza un corretto funzionamento dello stato di diritto, senza un’approssimazione istituzionale e senza una convergenza basata sulla produttività e sulla stabilità finanziaria, il costo dell’applicazione dell’euro potrebbe pagato caro.
Anche il professor Adrian Civici è del parere che l’adozione dell’euro, sotto l’esempio di Montenegro e Kosovo, sembra un’idea impossibile e inadeguata in questo momento. Kosovo e Montenegro, infatti, si sono ritrovati in un contesto completamente diverso quando hanno deciso di avere l’euro come moneta nazionale: erano, infatti, in un momento in cui la Jugoslavia e il dinaro jugoslavo non esistevano più e, soprattutto, in un momento in cui volevano disimpegnarsi dalla Serbia e dal suo controllo monetario. In secondo luogo, richiede un serio processo di aggiustamento economico e monetario con la banca centrale europea, simile al processo d’adesione all’UE.