Chi ha detto che la Lega è razzista dovrà ricredersi dopo aver visto le candidatura di una certa Sandy Cane, che si candida per la posizione di sindaco a Viggiù nel Varese, risiede in Svizzera da 40 anni ed è famosa per aver fatto una canzone sui pompieri e soprannominata “l’Obama padana”, il che è tutto dire. Entela Metani invece, originaria di Durazzo ma cittadina italiana dallo scorso giugno, si candida per un posto da consigliere comunale a Golasecca.
Quei geniali comunicatori che sono i leghisti ci hanno fregato di nuovo. E ci sarebbe da piangere, se non ci fosse da ridere e da piangere, specialmente leggendo l’intervista della signora Metani concessa a VareseNews.it.«Entela non è una che “è venuta qui a fare la domestica perché non sapeva fare altro”» dice la signora Fanny, benefattrice della Metani che parla così della sua domestica. «Al contrario: ha una buona istruzione, è una ragazza intelligente, sveglia, informata, parla tre lingue e ha del gran buonsenso. Poteva riuscire in qualsiasi attività, ma qui in casa nostra è lei che fa e disfa, decide e dispone. Ed è la persona giusta per aiutare questo paese. Con i suoi familiari mi sono ritrovata in casa cinque albanesi: e se devo giudicare da come li ho visti lavorare, a volte anche le domeniche, e comportarsi con correttezza, forse devo pensare che si sia un po’ esagerato in certi giudizi»Non si capisce prima di tutto perché una ragazza che parla tre lingue e poteva farcela ovunque fa ancora la domestica, e cos’è che fa e disfa esattamente nella casa degli Calderara, a parte il bucato, supponiamo. Lasciamo perdere quella perla di saggezza rivoluzionaria che è << forse devo pensare che si sia un po’ esagerato in certi giudizi >>La signora Entela ci racconta del suo passato tormentato nel paese comunista, del suo passato tremendo quando nelle ore di scuola le veniva chiesto di smontare fucili, e non mancano momenti di simpatico umorismo.<< Ma io ero scarsa in quello, e mi beccai un bel quattro in pagella…>>Adesso, considerando che la signora ha 35 anni, dunque ha finito le elementari grosso modo nel 1988-1989, quando oramai il sistema comunista era allo sfascio, siamo curiosi di sapere in quale anno e in quale situazione le è stato chiesto di smontare ( e montare ) dei fucili.
Dice la Metani << Ramiz Alia ( l’ultimo leader comunista in Albania ) aveva tentato una transizione graduale, come quella che volevamo, ma gli hanno tarpato le ali con l’ascesa di Sali Berisha. Con il crollo del regime, dal 1991, improvvisamente si è tolto il coperchio dalla pentola. Prima c’era ordine, dopo sono cominciate le violenze, gli sgarri, le vendette. >>A beneficio, e solo a beneficio della storia, dobbiamo dire che non è andato esattamente così. Ramiz Alia è salito al potere nel 1984, alla morte del dittatore Enver Hoxha. In cinque anni di assoluto potere non è stato capace di portare nessun miglioramento ne segnale di apertura – almeno che non vogliamo considerare tale un concerto di Al Bano e Romina Power – e ha guardato indifferente il disfarsi dello Stato totalitario.
Il movimento democratico, capeggiato da Berisha, nasce anche come sofferenza verso la passività di Alia. Ciononostante, il partito comunista o ciò che ne restava, vinse le prime elezioni democratiche, ma in mancanza di visioni ed idee si arrese alla sua impotenza. E sì, il sistema che crollavo porto anche a violenza, sgarri e vendette così come porto democrazia, Costituzione e liberò i prigionieri politici condannati ingiustamente. Sarò malizioso, ma non tocca alla figlia di un direttore di scuola, una specie di casta nel passato regime, esprimere valutazioni indirettamente positivi sulla d-i-t-t-a-t-u-r-a. Ci ritroviamo dunque a ripetere che i sistemi totalitari vanno giudicati, appunto, in totale, e non a secondo del momento in cui si trova l’intervistato.
Dice, parlando del diritto alla cittadinanza che ha ricevuto << Già bisogna attendere dieci anni per chiederla, poi ho dovuto aspettare quattro anni invece dei tre che di norma passano dopo la richiesta. È stato Specchiarelli – assessore provinciale all’agricoltura, leghista – a darmi la buona notizia, perchè dal Comune ad alcuni mesi dalla concessione ancora non avevo saputo nulla. >>Un totale di 1o anni di residenza e di quattro anni per ricevere una comunicazione dalla pubblica amministrazione. Eppure non vede nessuna incongruenza nel voto agli immigrati di cui si discute ormai da anni con il totale ed incondizionato disaccordo della Lega Nord. << Cinque anni di residenza come requisito forse sono pochi, ma diciamo che sette potrebbe essere un giusto termine >> afferma, in pieno spirito leghista, quello esclusivo invece di inclusivo. Non si capisce proprio cosa cambiano quei due anni in più, ma restiamo in attesa di una ulteriore e specifica spiegazione. Inoltre, non riesco a capire se questa è una posizione personale della signora Metani oppure la linea ufficiale leghista.<< Sono cose più grandi di me >> dice invece quando viene sollecitata ad intervenire sulla politica migratoria della Lega. E invitiamo i suoi colleghi a prendere nota << Io mi sono rifatta una vita lavorando, da regolare. Però è vero che tanti si sono sistemati e inseriti bene ed erano arrivati da clandestini. >>Detto ciò, ritenendo che se si aderisce ad un certo movimento politico lo si fa perché si condividono le idee politiche, poniamo poche semplici domande alla signora Metani, aspettando cortese risposta.1- Pensa che sette anni siano un buon termine per votare, oppure concorde con un esponente leghista, Borghezio, che parlando del voto agli immigrati fecce il gesto dell’ombrello?2 – Lei è venuto in Italia tramite il ricongiungimento familiare, quello stesso ricongiungimento reso quasi impossibile per via della politica anti-stranieri adottata in prima linea dal Suo partito. Ritiene ancora giusta questa politica?3 – Ha mai avuto il dubbio di essere solo un’operazione di marketing della Lega, un diversivo per poter sostenere poi di non essere razzisti. Si sente una specie di mascotte politica?4 – Se le capiterà mai di prendere il metro milanese con gli esponenti del suo partito, con i suoi colleghi, lei in quale posto si siederà?A costo di ripeterci, aspettiamo cortese risposta, e le facciamo auguri di buona permanenza a Pontidaland.