La frase che dovete imparare a memoria e infilare in più discorsi possibili è questa: “ C’è un sottile razzismo nella parola velina perché si vuol insinuare che una ragazza bella e carina, dev’essere per forza stupida.”
Farete un figurone con gli amici, vedranno in voi un uomo sensibile e sarete molto buoni, sarete idealisti perfetti.
Detto per inciso: è un idea vergognosa e barbarica quella secondo la quale una signora bella e sexy dev’esere per forza scema. E’ un reato che le stesse devono sforzarsi il doppio del normale per mostrare di essere intelligenti quanto loro, e poi tutti insieme il doppio degli uomini per mostrare pur sempre la normalità.
La frase è stata pronunciata da qualche parte in alto, al Consiglio dei ministri, e adesso non c’è nessuno che non sia d’accordo, da Palazzo Chigi fino alle basse osterie padane. L’Italia si scopre politicamente corretta, improvvisamente giusta e da un chance a tutti quelli che ballano seminude ma amano la famiglia, la patria e la Chiesa. Questo perché “la famiglia è la cosa più importante”, che va sempre bene.
Tutto molto bello e utile, se non fosse per l’esistenza di un piccolo problema. Si chiama Salvino, è un deputato del Popolo della Libertà ( sic! ) e uno degli intellettuali della Lega Nord. In un momento di particolare creatività se ne esce con l’idea di riservare posti ai milanesi nelle metropolitane. Così, alla buona. Lasciando stare i risvolti comici della “proposta”, che non sono ne pochi e ne divertenti, quello che mi colpisce è l’opposizione fiacca, oggi ai livello del minimo sindacale che giungono un po’ da tutto il mondo politico, purtroppo non nuova a queste provocazioni, se così le possiamo chiamare. Lo schema si ripete inesorabilmente uguale a se stessa. Per fare contento la base e la cupola del partito, si prendono discorsi da bar e si portano al parlamento nazionale, ricordiamo, potenzialmente sovrano e potenzialmente democratico. Tutti si dicono indignati ma nessuno si indigna veramente. Finisce tutto lì, l’embrione di un nazismo amichevole, mentre Giovanardi che di nazismo se ne intende, questa volta se ne sta zitto e buono. Perché sì, sarà razzismo ma denuncia un problema reale, perché sì, gli vogliamo bene ma sono troppo perché sì, allora i treni arrivavano in orario. Perché guai a fare del sottile razzismo velinato, ci arrabbiamo un po’ tutti ed a ragione, ma il razzismo rozzo e primitivo quello va sempre bene. Del resto, solo pochi giorni fa sono stati rimandati al mittente centinaia di richiedenti asili. Si porta come giustificazione il fatto che se non entrano nelle acque territoriali italiani non possono fare richiesta di asilo, infatti li mandiamo via qualche metro prima. Quelli che sono i pilastri democratici e solidali dell’Europa come lo conoscevamo sono venuti meno, ed è un punto di rottura con tutti, O.
N.U, chiesa, sinistra, destra.“Posto riservato alla veline” recita un insegna invisibile nel Consiglio dei Ministri. “Posti riservati ai milanesi” ne recita un altro nelle metropolitane. Il primo è razzismo e va combattuto in nome dei valori e del buon senso, il secondo va bene.