
Ma critiche arrivano anche dall’interno, addirittura dalla stessa coalizione del ministro. «Vedo tanta improvvisazione e chi seriamente vuole fare qualcosa di concreto in tema di sicurezza e immigrazione rischia il fallimento perché con l’improvvisazione si creano grandi aspettative e grandissime delusioni. L’unica strategia efficace di lotta all’immigrazione clandestina è l’uso intelligente dell’immigrazione regolare. Le altre sono solo misure parziali e alla fine inefficaci, dice Pisanu, eletto con Forza Italia ed ex ministro degli Interni nel precedente governo Berlusconi.
Pisanu boccia anche l’idea di fermare gli clandestini in mare aperto, un’idea timidamente proposta questi giorni e che potrebbe trovare una disciplina del futuro decreto legge. «Quelli che attraversano il Mediterraneo sono i più disgraziati. Loro sono le prime vittime di questi immondo traffico. Le convenzioni internazionali che obbligano tutti al soccorso al mare. Non troveranno comandante di qualsiasi imbarcazione che rifiuterà il soccorso in acque internazionali, altro che accostare le navi di clandestini e farle girare la prua verso la costa da dove sono salpate».
Non risparmia critiche anche sulla limitazione dell’entrate per i cittadini comunitari: «Sento argomenti e proposte che nessun governo europeo potrebbe avallare. Lo Stato moderno è nato anche con il trattato di Westfalia sulla libertà di andare e venire. Il trattato di Schengen si può sospendere al massimo per un tempo limitato, ripristinando così le frontiere intra europee, in occasione di eventi particolari. Come possono sospenderlo selettivamente, cioè solo per certi cittadini e non altri per un tempo prolungato?».
Intanto, da più parti si chiede al governo, il potenziamento delle strutture già esistenti sul campo invece di nuove acrobatiche proposte, come maggiore risorse alle forze dell’ordine.
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