Se in Albania si materializzasse un movimento ispirato agli indignados spagnoli, quali sarebbero le loro richieste? Cerco di dare una risposta delle 10 cose più importante da chiedere, una specie di programma.
Rimane sempre il mio punto di vista, e può essere insufficiente o inadatto, ognuno può avere la sua idea, scrivo proprio per confrontarsi e per trovare punti d’accordo. 1. Certezza del voto
La base di uno stato democratico sta nella possibilità di votare in modo libero, cosciente, e responsabile. Chi gestisce il processo ha l’obbligo e il dovere costituzionale di garantire lo svolgimento leale della votazione. Non più compra-vendite, non più votazioni familiari, non più morti che votano, non più immigranti che votano anche se sono dall’altra parte del mondo. Un votante un voto. Chi conta, conti giusto, perche si conta per il futuro, loro e dei loro figli, non lasciarsi sfruttare dai partiti e dai lobi che girano attorno ai vari sistemi di potere.2. Rotazione politica senza traumi
La rotazione politica in Albania è sempre stato un problema, e quando non lo è stato non c’era rotazione affatto. Per gli albanesi il post-voto è sempre stato almeno da 20 anni un momento di preoccupazione, nessuno accetta di aver perso, tutti hanno vinto, e se per caso qualcuno deve abbandonare il potere è un trauma. Sono disposti a tirare l’Albania nella loro caduta, credendo che senza di loro non c’è ragione che l’Albania esista, e questa mentalità l’abbiamo pagato caramente. 3. Lavoro
Parlare di lavoro sembrerebbe patetico, non fosse per il fatto che in Albania non c’è. La politica non ha fatto niente per questo, fa finta che non esista, trovare un lavoro è un impresa quasi impossibile. Tanti giovani ben istruiti non riescono a trovare neanche un lavoro qualsiasi. Il lavoro nobilita e da dignità alle persone, tenendo le persone disoccupate li si tiene sotto scacco, li si può prendere per il naso, e la maggior parte di questi disoccupati sono giovani che non vedono nessuna speranza, nessuna via d’uscita, e si deprimono le forze migliori del nostro paese in uno stato comatoso.4. Sistema giudiziario efficace ed indipendente
Se hai un problema giudiziario in Albania sei finito, o hai soldi per pagare o il tuo diritto non te lo danno neanche alla Cassazione. Il sistema giudiziario albanese è sotto il potere della politica, è corrotto, inefficace, si occupa di tutto tranne che della giustizia. I cittadini non hannola possibilità di trovare i loro diritto, anche le persone di buona volontà hanno le mani legate, ci sono persone intoccabili nella società albanese, se tocchi sei finito. La giustizia come organo libero, indipendente e sopra le parti, non è neanche l’ombra. La politica non ha nessun interesse di un sistema giudiziario indipendente, anche se questo tiene il paese fermo e ingessato, ma forse alla nostra politica del paese non le interesse proprio niente. 5. Lotta alla corruzione
La piaga delle giovani democrazie, è il cancro che le distrugge, corruzione in tutti i livelli, nelle scuole, negli ospedali, negli uffici pubblici, nella giustizia, nella polizia, nella politica non ne parliamo nemmeno. Non c’è nessuna delle strutture statali che si salva, dal presidente della repubblica fino ai portinai dell’ospedale. Una corruzione dilagante che pervade tutto e tutti, i giovani vengono educati con la corruzione, vengono abituati con questo scempio nelle scuole, nelle università dove per superare un esame devi pagare, in Albania è raro essere bocciato e ancora più raro non finire l’università, almeno per incapacità.In questo campo la politica fa da guida, è molto più corrotta di ogni altro segmento della nostra società.6. Merito
Questa è una delle parole più amate dai politici, di qualsiasi parte e qualsiasi orientamento, ma la maggior parte dei politici è incapace, non sa neanche sta parlando contro se stesso. Ma ti prende una rabbia quando vedi persone senza nessuna qualifica e senza nessun merito fare un lavoro di qui non è adeguato, lo fa solo per la militanza politica o perche ha pagato qualcuno. Gente preparata c’è anche in Albania, ma non le danno nessuno possibilità, vengono messi da parte, ignorati, derisi, e trovi studenti che lavorano come ispettori nei ministeri e specialisti che sono stati licenziati poiché non erano simpatizzanti di un certo partito. 7. Politiche per le famiglie e per le donne
La famiglia nel vocabolario della politica albanese non esiste, le donne sono sempre in secondo piano. La maggior parte delle famiglie albanesi vive in povertà o nella soglia della stessa, non ci sono provvedimenti che le aiutino, niente che dia una mano alle famiglie con tanti figli a carico, borse di studio ridicole quando esistono, per i figli dei poveri. La donna continua ad essere un punto dolente della società albanese, su di lei cade il peso della società, disoccupate, lavoratrici instancabili, che finiranno la vita senza diritto di pensione e senza nessun riconoscimento sociale. Nate nell’ombra, vissute nell’ombra e nell’ombra moriranno. 8. Amministrazione leale ed efficiente
L’amministrazione albanese è l’emblema della corruzione e della sfacciataggine, immorale e sleale. Se hai un problema, non sanno niente, non si sa dove sono i timbri, dove sono le carte, dove èil responsabile, ma appena vedono i soldi si ricordano di tutto. Un amministrazione del tutto instabile che cambia secondo le stagioni politiche, direttori di due mesi, poi tornano disoccupati, poi di nuovo diventa consigliere comunale. Se c’è una caratteristica dell’Albania è l’instabilità che la caratterizza. 9. Politiche per il futuro dei giovani
I giovani albanesi sono in uno stato di angoscia perenne, con un futuro incerto, con nessun punto fisso, speranze puntualmente infrante e disattese. Illusi e poi puntualmente disillusi. Questa è una generazione senza voce, quel che pensa e vuole non interessa a nessuno. Possibilità di trovare un lavoro nessuno, possibilità di creare una famiglia nulla, ad avere una casa non se ne parla. Incertezza assoluta.10. Diritto di voto agli immigrati
Finisco la dove ho cominciato, il voto, per gli immigrati che sono un terzo dei votanti albanesi che vivono stabilmente all’estero, senza diritto di fatto, poiché non riescono ad esercitare il diritto costituzionale. Su questa testata c’è un articolo scritto da Aferdite Shani che consiglio di leggere, molto chiaro, che tratta di questo problema molto importante per la democrazia nel nostro paese.Queste sono secondo me 10 richieste da fare, se un movimento che si ispirasse agli indignados spagnoli, si organizzasse in Albania.
Dalla Redazione: Consigliamo ai nostri lettori di visitare la pagina albanese su facebook dedicata a questo Movimento