La crisi preme. Ci dicono che la partecipazione è più bassa rispetto all’anno passato. 300 persone, 300 coscienze attive che sfilano in un centro città fantasma, muto e silenzioso.
È un Primo Marzo differente quello di quest’anno. Nulla è stato fatto, neanche l’ascolto. Le richieste che si levarono a più voci dal Sud al Nord della penisola non sono state nemmeno udite. Solo il lessico leghista e le politiche securitarie proseguono il loro iter, aiutate dalla drammatica situazione in Nord Africa giocano la carta dell’invasione per soffocare ogni interrogativo. La realtà bussa alla porta e a Bologna, prima che parta il corteo, militanti del Tpo entrano nel Cie di Via Mattei, disvelando, tra militari e inferriate, la sua natura da lager moderno.
A Reggio Emilia invece le spese della contestazione ricadono su Sonia Masini che presiede la Provincia. Un gruppetto si stacca dal corteo, lancio di uova contro palazzo Allende e una targa con l’immagine della presidente accanto al dittatore libico Gheddafi. Denuncia neanche tanto velata di una visita istituzionale al leader libico, nell’estate del 2009, assieme a una delegazione di imprenditori reggiani.
Business is business e si sa che il denaro ha una sola faccia, che il territorio ne ha bisogno ma forse alla luce dei massacri, occorrerebbe anche domandarsi con chi si intrattengono questi affari.
Al grido “vergogna” la presidente (presente alla scena) appare stupita, parlotta con i poliziotti in borghese riprendendoli per non avere identificato i manifestanti, poi il corteo riparte aperto dai lavoratori indiani della Gfe , anche loro parte integrante del territorio.Un territorio al quale il denaro comincia a mancare sempre di più.
Alla manifestazione seguiranno le denunce per per il reato di imbrattamento su immobili del centro storico (lancio di uova) e le dichiarazioni di indignazione da parte di tutto l’establishment dell’amministrazione reggiana.
Pratica moderna delle amministrazioni pubbliche non più in grado di sopportare alcuna critica. “Comportamenti così lesivi dei cittadini e della democrazia non sono più tollerabili vista la loro violenza e gratuità” (Paolo Croci, presidente Gruppo consiliare Pd)
Questo il filmato dell’azione a Palazzo Allende. Sotto le foto di una manifestazione profondamente pacifica.”Per molti versi è una situazione simile a quella della Francia prerivoluzionaria, quando monarchia e aristocrazia erano esonerate dalla tassazione ma monopolizzavano il potere politico, mentre la classe media e i contadini pagavano le tasse ma non avevano diritti politici.” Colin Crouch