L’ennesimo no per l’avvio dei negoziati ufficiali per l’adesione all’Unione Europea della Macedonia del Nord – che porterà il paese ad elezioni anticipate il prossimo aprile – avrà implicazioni negative per l’economia, affermano gli esperti del settore.
Marija Zarezankova Petkoska, esperta d’economia, ha dichiarato per Radio Free Europe che il rifiuto dell’Unione Europea rappresenta una grave handicap per lo sviluppo del settore, sottolineando che il governo in collaborazione con l’opposizione debba creare condizioni legali applicabili anche in pratica, in modo tale che l’economia inizi a funzionare in base agli standard presenti nei paesi UE.
“In questo arco di tempo tutte le parti in causa devi impegnarsi per la creazione di condizioni che portino gli investitori della Macedonia del Nord a lavorare in base agli standard richiesti dall’UE, poiché ciò farà muovere più rapidamente l’economia del paese.” – sostiene Petkoska.
L’influenza delle elezioni nell’economia del paese
Per quest’ultima, inoltre, un’altra grande problema è rappresentato dal rinvio delle elezioni parlamentari anticipate al prossimo aprile, dato che in questi mesi nessuno non avrà il coraggio di investire non conoscendo i futuri scenari politici del paese.
“E’ preoccupante che le elezioni siano state fissate dopo molti mesi. In qualche modo questo porterà in un letargo invernale l’economia del paese.
I continui cicli elettorali hanno sicuramente un impatto enorme sull’economia così come sulle imprese che rappresentano il motore del settore. Le elezioni ormai si ripeto ogni anno: in ultimo le presidenziali, poco prima le amministrative e prima ancora quelle parlamentari.
In definitiva, i continui cicli elettorali rappresentano un ostacolo per l’economia nel percorso verso gli investimenti e la crescita economica che abbiamo descritto.” – continua Petkoska.
Anche il professore di economia dell’università di Tetovo, Alaudin Zeqiri, afferma che l’economia del paese subirà uno stallo nella prima parte del nuovo anno e che, quindi, spetterà al prossimo governo indicare l’economia come una priorità una volta salito al potere.
“Se da una parte nella prima parte del 2020 l’economia subirà uno stallo a causa delle elezioni, dall’altra la situazione potrebbe bilanciarsi senza nessuna grave implicazione se il prossimo governo si dedicherà con impegno al settore economico.” – analizza Zeqiri.