Tre candidati gareggeranno per la presidenza della Macedonia del Nord, per sostituire il presidente uscente, Gjorgje Ivanov, che dopo due mandati quinquennali non poteva più candidarsi.
Gli elettori si recheranno alle urne domani 21 aprile, per il primo turno di elezioni. A contendersi l’incarico di capo di stato saranno in tre: il candidato governativo Stevo Pendarovski, la rappresentante dell’opposizione Gordana Siljanovska-Davkova e l’esponente di etnia albanese Blerim Reka.
Stevo Pendarovski
Ex consigliere per la sicurezza nazionale e fino a poco tempo fa coordinatore nazionale per la NATO, è al suo secondo tentativo presidenziale dopo la sconfitta con il presidente uscente Gjorgje Ivanonv nel 2014.
Pendarovski è il candidato della coalizione attualmente al governo ed è supportato anche da altri 29 partiti più piccoli. E’ stato forte sostenitore dell’accordo sul nome con la Grecia, affermando che questo ha spianato la strada al paese per finalizzare la sua adesione alla NATO e ha portato a sperare che i negoziati ufficiali per l’adesione all’Unione Europea si aprano a Giugno.
Ha fatto diventare questi ultimi due punti obiettivi strategici, dicendo che in avanti porteranno più investimenti stranieri, creeranno più posti di lavoro, salari più alti e impediranno ai giovani di lasciare il paese.
Gordana Siljanovska-Davkova
E’ la prima donna ad essersi candidata alla presidenza da quando, nel 1991, il paese ha dichiarato l’indipendenza dalla Jugoslavia. Famosa per il suo amore per lo yoga e il rock-and-roll, Siljanovska – professoressa di diritto costituzionale – si è fatta strada inizialmente come candidata promossa dalla sua università.
La sua nomina ora è supportata dal principale partito conservatore dell’opposizione, il VMRO-DPMNE. La sua campagna elettorale, invece, si è basata sullo slogan ‘Giustizia per la Macedonia, la patria chiama’.
E’ stata una forte oppositrice dell’accordo di Prespa con la Grecia, che ha cambiato il nome del paese in Macedonia del Nord permettendo così all’ex FYROM di aderire alla NATO. Siljanovska, inoltre, è stata ministra dal 1992 al 1994 partecipando alla stesura dela prima costituzione del paese.
Blerim Reka
Professore di diritto internazionale, ha guidato la missione diplomatica del paese nell’Unione Europea dal 2006 al 2010: è il candidato di etnia albanese nominato dai due piccoli partiti albanesi dell’opposizione, BESA e Alleanza degli Albanesi.
Come slogan ha scelto ‘Reka per la Repubblica’, affermando che il concetto di repubblica per tutti è il più adatto per uno stato multietnico. Ha condotto una campagna elettorale principalmente nelle più grandi comunità etniche albanesi.
Reka ha sostenuto l’accordo sul nome con la Grecia, dicendo che l’accordo ha posto fine a una disputa di lunga data aprendo le porte del paese all’adesione alla NATO e all’UE. Nessun candidato albanese era riuscito ad arrivare al secondo turno elettorale, prima di lui.
Il primo turno di elezioni si terrà il 21 aprile. Se nessun candidato otterrà il 50% dei voti, il 5 maggio si terrà un secondo round con la partecipazione dei due candidati che avranno ricevuto più voti nel primo round.
Sarà la sesta votazione presidenziale del paese
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