Il Kosovo è diviso per quanto riguarda la questione dei dazi del 100% sulle merci importate da Serbia e Bosnia: da una parte il premier Haradinaj continua ad essere favorevole sull’imposizione dei nuovi dazi, dall’altra, presidente Thaçi è pronto ad assecondare l’opinione internazionale sospendendo l’imposizione.
Ramush Haradinaj ha affermato oggi, infatti, che i dazi del 100% sulle merci importate da Serbia e Bosnia rimarranno invariati, nonostante la richiesta del primo ministro albanese Edi Rama.
“Il premier Rama non può avere pretese dato che governa l’Albania, ma può avere un proprio pensiero. Nessuno può pretendere.” – ha affermato Haradinaj durante il programma televisivo ‘Pressing’, in Kosovo.
Questi e altri temi – ha continuato poi il premier kosovaro – sono stati discussi durante una cena tra i leader di Albania e Kosovo, nella nuova residenza Hashim Thaçi.
“L’incontro è stato un’iniziativa di Rama. I dazi, il dialogo (tra Kosovo e Serbia nell’ambito della mediazione dell’UE), le opzioni di liquidazione definitive: questo erano gli argomenti in ballo.
Ma non c’è stato alcun cambiamento di posizione. E’ stata una semplice scambio di punti di vista.” – ha specificato Haradinaj.
Quest’ultimo, inoltre, ha specificato che, nonostante le sue buone intenzioni, il premier Rama dovrebbe abbandonare i suoi tentativi di prendere le decisioni per il Kosovo.
“Rispetto l’opinione di tutti. Rama può dire quello che vuole. La sua responsabilità è l’Albania. Sta andando bene fino ad ora, ma non deve caricarsi più peso di quanto possa sopportare.” – ha detto in conclusione Haradinaj.
L’opposta presa di posizione di Thaçi
Tuttavia, non tutti in Kosovo sono d’accordo sul mantenimento dei dazi del 100% sulle merci importate da Serbia e Bosnia. Il presidente della Repubblica, Hashim Thaçi, ha affermato – dopo esser rientrato dal suo viaggio negli Stati Uniti – che bisogna rispettare l’opinione internazionale e, quindi, bisogna sospendere i dazi del 100%:
“Dobbiamo continuare ad investire fortemente sul mantenimento di un partenariato strategico con gli Stati Uniti. Coltivare i rapporti vuol dire garantirsi un futuro sicuro, l’adesione alla NATO e all’Unione Europea, ma anche nell’ONU.
Il Kosovo deve essere responsabile nei suoi impegni statali, per mantenere una partnership con gli stati che l’hanno sempre aiutato, come gli Stati Uniti.
Pertanto, gli Stati Uniti chiedono alle istituzioni del paese di superare questi ostacoli, sospendendo l’attuazione dei dazi in modo da poter continuare il dialogo con la Serbia a Bruxelles.” – ha affermato Thaçi in conferenza stampa.
Sempre secondo il capo di stato kosovaro, dopo l’entrata in vigore dei nuovi dazi, la Serbia si è indebolita economicamente e che, per questo, il Kosovo deve sospendere i dazi perché non vi è alcun prezzo pagabile per l’indebolimento delle relazioni con gli Stati Uniti:
“Penso che questo consiglio debbe essere rispettato, consentendo quantomeno una sospensione temporanea come processo di impegno internazionale. La decisione spetta al governo kosovaro.” – ha detto in conclusione Thaçi.