Una crescita economica del Paese tra il 6 e il 9%. Così hanno promesso le coalizioni e i partiti del Kosovo in vista delle elezioni anticipate del prossimo 6 ottobre.
In realtà, come evidenziato anche dal sito di Radio Evropa e Lirë, i numeri sono irreali e i migliori economisti le smentiscono categoricamente, riducendole a mera campagna elettorale.
D’altronde, hanno dalla loro parte le proiezioni fatte dal Fondo Monetario Internazionale, che addirittura prevede percentuali al ribasso. Se per il 2019 il FMI attesta una crescita media del 4.2%, per il quadriennio 2020-2024 scende al 4%.
Il motivo di questi numeri che sembrano buttati un po’ a caso risiede sostanzialmente nel fatto che una crescita al 4% non sembra ottimale per risolvere i problemi cronici del Kosovo, come la disoccupazione e la povertà. Problemi su cui si può arrivare a lavorare concretamente laddove si raggiunga una crescita del 6%, meglio ancora intorno al 9%.
Safet Gerxhaliu, un esperto economico, ha dichiarato che le promesse in questo momento delle elezioni non possono essere considerate reali. A maggior ragione in un contesto finanziario disordinato, quale quello del Kosovo, che ha ridotto l’attrattività ad investire per i partner stranieri.
Una velata accusa dell’economista alla classe politica kosovara, che con la sua incapacità ha trascurato di riformare in modo sostanziale molti settori dell’economia del Paese. Così come, fa capire Gerxhaliu, non ci sarà aria di miglioramenti significati se si dà uno sguardo ai nomi presenti tra i candidati alle prossime elezioni, per i quali la priorità è raggiungere la normalizzazione dei rapporti diplomatici con la Serbia.
Un altro esperto economico, Naim Gashi, fa notare le contraddizioni dei programmi di governo, che mirano a rafforzare il welfare e gli stipendi del settore pubblico, senza considerare che il traino dell’economia del Kosovo è, invece, il settore privato.
I partiti politici, secondo lui, avrebbero fatto meglio a dimostrarsi cauti ma ottimisti rimanendo su una proiezione di crescita dell’1% per i prossimi 4 anni, lavorando, nel contempo, a tutte quelle misure che concretizzerebbero la crescita, ad esempio sostegno alle aziende private, politiche fiscali favorevoli, lotta all’evasione.
Quindi, appuntamento al prossimo 6 ottobre. Dal processo di voto, uscirà la nuova composizione dell’Assemblea del Kosovo. Dopodiché, il partito o la coalizione vincitrice riceveranno il mandato di formare il prossimo governo, che avrà mandato costituzionale di quattro anni.
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