Il 14 novembre una bomba era esplosa a Pristina contro l’Ufficio Civile Internazionale della Unione Europea. Un’azione terroristica dimostrativa, che ha causato danni all’edificio, ma nessu ferito. Per questo attentato, alcune ore dopo, la polizia kosovara ha arrestato tre cittadini tedeschi con l’accusa di terrorismo.
La notizia,tenuta nascosta all’inizio,è stata resa pubblica dal giornale “Express” di Pristina, ed è stata confermata dai tedeschi “Der Spiegel” e “Suddeutsche Zeitung”.
Stando alle notizie diffuse dai tre giornali,uno degli arrestati avrebbe ammesso di essere un agente del BND, il servizio segreto della Repubblica Federale Tedesca. Intanto,Berlino smentisce che elementi degli apparati governativi germanici possano in qualunque modo essere implicati in azioni terroristiche.
Ma,secondo “Der Spiegel” i tre presunti terroristi tedeschi lavoravano proprio negli uffici oggetti dell’attentato.
Ovviamente,il caso sta creando forti tensioni tra Berlino e Pristina,in un momento assai delicato,con i negoziati in corso per determinare il passaggio di poteri tra la missione UNMIK delle Nazioni Unite e la missione Eulex della Unione Europea. Missione che avrà il compito di continuare l’amministrazione civile sulla Kosova,su cui,ricordiamo, vige un protettorato internazionale dalla fine della guerra del 1999.” Eulex “è accettata da Belgrado,ma è fortemente contrastata da Pristina,che la considera un passo indietro rispetto alla dichiarazione unilaterale di indipendenza dalla Serbia proclamata dal parlamento kosovaro il 17 febbraio 2007.
L’attentato del 14 novembre era subito stato messo in relazione con questo momento teso dei negoziati.
Non solo,la CIA aveva diffuso,alcuni giorni dopo la bomba di Pristina, un rapporto preoccupante sull’esistenza nella Kosova di gruppi terroristici dell’UCK legati ad Al Queda e pronti a colpire Belgrado e Bruxelles.
Sul delicato scenario di terrorismo internazionale di matrice kosovara redatto dalla CIA, abbiamo raccolto il parere di Ahmet Qeriqi,direttore di “Radio Kosova e Lire” di Pristina:”È uno scenario assurdo! Uno scenario frutto di Belgrado. Questo della CIA è,infatti,di un rapporto” politico” e non di intelligence. La Kosova non ha nessun contatto con Al-Qaida. Non dimentichiamo,che gli Arabi islamisti integralisti non sostegno la nostra indipendenza!
La Central Intelligence Agency sa benissimo che nella Kosova gli ex combattenti non sono dei terroristi”. Ora,mentre i tempi per il negoziato sulla missione “Eulex” stringono,si attende di sapere ufficialmente la posizione dei tre cittadini tedeschi. E,se venisse confermata la loro appartenenza al BND? Interrogativo inquietante.
La risposta potrebbe essere ancora più inquietante.
Intanto,apprendiamo che i tre cittadini tedeschi sono stati rilasciati e consegnati ai diplomatici della RFT.