I confini dei paesi dell’Unione Europea rimarranno chiusi per l’Albania almeno fino alla fine di luglio.
È questo quanto deciso dal Consiglio dell’UE riunitosi ieri 14 luglio per discutere e aggiornare l’elenco dei paesi ai quali sarà consentito viaggiare ed entrare in UE senza restrizioni.
I paesi dell’UE non hanno ritenuto ancora l’Albania un paese sicuro in termini di situazione epidemiologica. Inoltre la Serbia e il Montenegro vengono cancellati dall’elenco di paesi sicuri visti i trend negativi degli ultimi giorni. L’aggiornamento dell’elenco verrà adottato ufficialmente domani, giovedì 16 luglio.
Nel frattempo l’Austria ha ampliato la lista dei paesi ai quali ha imposto il divieto di trasporto aereo causa COVID-19, includendo anche Albania e Kosovo. La disposizione – che sarà in vigore da giovedì 16 luglio alla fine del mese – è stata comunicata nella giornata di ieri dalle autorità austriache.
Precedentemente l’Ambasciata tedesca a Tirana aveva rivolto un appello agli emigrati albanesi e ai cittadini tedeschi che desiderano recarsi in Albania quest’estate avvertendoli sui rischi legati al COVID-19 e dell’obbligo di quarantena al ritorno dal viaggio in Albania.
Il primo elenco dei paesi considerati sicuri (quindici) è stato stilato alla fine di giugno e viene aggiornato periodicamente – ogni due settimane – in base alla situazione epidemiologica di ciascun paese. Per i viaggiatori albanesi, quindi, bisognerà aspettare almeno il mese di agosto per sperare, se la situazione COVID-19 migliorerà nel paese, nella riapertura dei confini UE senza restrizioni.
Finora i paesi considerati sicuri erano: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia, Uruguay e Cina. Il criterio principale per eliminare le restrizioni è che il paese in questione deve avere meno di 16 casi per 100.000 abitanti nelle ultime due settimane.
Italia, prolungato il divieto d’accesso da 13 paesi
L’Italia ha bloccato fino al 31 luglio gli arrivi e i transiti sul territorio a chi nei 14 giorni precedenti ha soggiornato o è transitato in questi 13 paesi:
- Armenia
- Bahrein
- Bangladesh
- Brasile
- Bosnia Erzegovina
- Cile
- Kuwait
- Macedonia del Nord
- Moldova
- Oman
- Panama
- Perù
- Repubblica Dominicana
L’Italia aveva aperto i confini ai cittadini extra-UE il 1° luglio, ma In seguito al nuovo record di contagi registrato nel mondo e per evitare che i casi positivi importati dall’estero possano generare nuovi focolai, ha fatto dietrofront.
“Il divieto di ingresso e transito riguarda ad oggi 13 Paesi, aggiorneremo costantemente questa lista e per tutti gli arrivi da Paesi extra europei è confermata la quarantena di 14 giorni. Siamo a rischio di importare il nuovo Coronavirus da cittadini che vengono da fuori o da cittadini italiani che rientrano.” – ha dichiarato ieri il ministro della salute Roberto Speranza.