Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato sabato 15 febbraio che consentirà alla Macedonia del Nord e all’Albania di aviare i negoziati con l’Unione Europea se la Commissione dovesse dare un giudizio positivo il prossimo mese.
I commenti di Macron alla Conferenza di sicurezza di Monaco sembrano porre fine al veto francese sul percorso dei due paesi balcanici verso l’adesione all’UE e rassicurare gli altri leader europei che la Francia sosterrà l’allargamento dell’UE a nuovi membri.
“Stiamo aspettando la relazione della Commissione che sarà disponibile a marzo e se i risultati saranno positivi, allora saremo in grado di aprire il dibattito”, ha detto Macron alla conferenza.
Macron aveva rifiutato di approvare l’inizio dei negoziati di adesione, in occasione di un vertice di ottobre, affermando che il processo di ammissione richiedeva una modifica delle metodologie per l’ingresso dei nuovi membri.
Preoccupati dall’influenza cinese e russa nei sei stati che aspirano ad aderire al blocco – Serbia, Kosovo, Montenegro, Albania, Bosnia e Macedonia del Nord, la Germania e la Commissione Europea avevano definito un errore il blocco imposto da Macron sull’avvio dei negoziati.
Questo mese, la Commissione ha proposto nuove metodologie sul processo di adesione, sulla falsariga di una proposta francese presentata a novembre, dando ai governi dell’UE più voce in capitolo.
La scelta di Macron pone le basi per il consenso allargato dei 27 paesi dell’UE prima del vertice UE-Balcani che si terrà a Zagabria il prossimo maggio. La Danimarca e i Paesi Bassi, che hanno sostenuto la posizione di Macron l’anno scorso, dovrebbero diventare meno rigidi, hanno detto i diplomatici dell’UE a Reuters.
La Francia e i suoi alleati sono preoccupati per la capacità dell’UE di integrare una regione segnata dalle guerre etniche negli anni ’90 e alle prese con la criminalità e la corruzione, ammonendo di non ripetere l’errore del 2007, che consentì l’ingresso affrettato della Romania e della Bulgaria. Questa volta, il processo di adesione sarà più lungo, e dopo l’avvio dei negoziati ci vorranno anni per la vera e propria adesione.
Macron ha anche avvertito che il cosiddetto allargamento dell’UE non è stato una panacea per le molte difficoltà che ha l’UE nel parlare con una sola voce. Inoltre un numero maggiore di membri comporta anche la necessità di un bilancio comune dell’UE più ampio, cosa che i membri del nord UE avrebbero rifiutato.
“Non funziona a 27 membri dell’UE, quindi pensiamo che funzionerà meglio quando saremo 32 o 33? Bisogna essere coerenti“, ha detto Macron.
L’Italia aveva sostenuto l’Albania anche nel vertice di ottobre
Mentre Danimarca e Paesi Bassi erano stati favorevoli all’ingresso della sola Macedonia del Nord, l’Italia ha avuto linea diametralmente opposta, interessata soprattutto all’ingresso dell’Albania, per via delle strette relazioni commerciali, e non solo, tra Roma e Tirana.
Favorevoli all’ingresso dei balcanici erano anche i Paesi del gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca), interessati da un allargamento del mercato unico e dei confini orientali dell’Ue. Sulla stessa linea anche la Germania, che, con un voto in Parlamento, si era espressa a favore dell’avvio dei negoziati.
Cosa pensano i cittadini albanesi dell’Europa
Da qualche anno una volta all’anno la delegazione dell’Unione Europea in Albania conduce un sondaggio che analizza la percezione degli albanesi sull’Europa e i grandi temi di attualità.
Sostegno all’adesione dell’Albania all’UE
Il 97% dei cittadini albanesi è favorevole all’adesione dell’Albania all’Unione europea. Una tendenza che addirittura è migliorata rispetto al rilevamento precedente (+4 per cento dall 2018). Questo è uno dei risultati chiave del sondaggio annuale sulla percezione dell’UE in Albania
Nella pagina della delegazione UE si può consultare il rapporto completo in formato pdf