Si è tenuto lunedì 11 aprile l’incontro a Berlino tra il primo ministro Edi Rama e il cancelliere tedesco Olaf Scholz; il confronto ha tracciato le linee di una futura e solida cooperazione.
L’Albania nell’UE
Promuovere il processo di integrazione dell’Albania nell’UE e rivitalizzare il processo di Berlino volto alla creazione di un mercato regionale comune, sono le promesse fatte da Scholz. Rama, dal canto suo, ha affermato che qualora l’UE non fissasse una data per i negoziati entro giugno 2022, l’Albania richiederebbe di portare avanti i quadri negoziali senza la Macedonia del Nord. Il leader albanese ha, inoltre, chiesto la liberalizzazione dei visti per il Kosovo.
Secondo il cancelliere tedesco, l’attacco alla Russia è la dimostrazione che bisogna lavorare al sostegno della democrazia ogni giorno; un’affermazione accompagnata dalla convinzione che i negoziati per l’integrazione dell’Albania nell’Unione Europea debbano partire al più presto.
L’aggressione insensata della Russia chiarisce che i risultati europei non sono qualcosa di scontato: dobbiamo impegnarci ogni giorno per una vita libera e democratica e per questo la Germania si impegna ad avviare al più presto i negoziati di integrazione dell’Albania nell’UE. Ringrazio l’Albania, perché nel suo ruolo internazionale è un alleato costruttivo che sostiene le politiche dell’UE.
Delusione senza rassegnazione
Al primo ministro Rama e al cancelliere Scholz è stato chiesto se a giugno si sarebbero aperti i negoziati con l’Albania e la Macedonia del Nord.
Scholz ha affermato che il percorso è stato costellato da avvenimenti imprevisti, come le conseguenze del COVID e dell’aggressione contro l’Ucraina, ma ha promesso che da ora in avanti si impegnerà personalmente per il raggiungimento degli obiettivi.
Più accorato l’intervento di Rama, in riferimento alla responsabilità dei Paesi UE circa la decisione dell’annessione dell’Albania: gli stessi, che fino a ora, sembrano aver preso esclusivamente decisioni politiche.
Non ci aspettiamo niente. Nel senso che qualunque sia la conclusione del Consiglio europeo e quanto sarà in grado di prendere una decisione, non dipende da noi. Siamo delusi da diversi anni e la Commissione ci ha messo in questa posizione. È l’unica struttura che ha la capacità di valutare i paesi tecnicamente e oggettivamente, mentre il Consiglio europeo è prettamente di natura politica. Abituati alle delusioni non ci aspettiamo altro che ciò che ci appartiene. Continueremo il nostro lavoro.
L’Ucraina nell’UE prima dell’Albania?
Rama si è espresso circa la possibilità che l’Ucraina possa entrare nell’Ue più velocemente dell’Albania a causa della situazione, che l’ha suo malgrado coinvolta, mentre gli albanesi attendono da anni il via libera. A suo parere, la situazione viene strumentalizzata da chi vuole attribuirle una retorica rivoluzionaria; in realtà, tutti sanno come funziona l’UE e sicuramente il processo di integrazione richiederà molto tempo.
Se sono preoccupato che l’Ucraina possa entrare nell’Unione Europea prima di noi che aspettiamo da anni? Devo dire la verità, giusto? Mi preoccuperei se pensassi questo, in realtà. L’esperienza mi racconta che questo non può accadere, visti i tempi lunghi del procedimento. Tuttavia, qualora accadesse, non proveremmo alcun risentimento nei confronti di nessuno.
L’attacco russo e i Paesi terzi
Abbiamo assistito a una condanna da parte di tutti i Paesi, è stata la risposta del cancelliere tedesco OIaf Scholz alla domanda dei giornalisti sull’aggressione russa in Ucraina.
Rama ha invece chiarito che l’influenza dei Paesi terzi in Albania è notevolmente diminuita e che non esistono relazioni particolari né con la Cina né con la Russia. La sua opinione è che la Turchia non sia un terzo attore, bensì un partner importante dell’Albania e una valvola di sfogo per l’Europa.
Non sono la stessa cosa e non dovremmo preoccuparci allo stesso modo dell’influenza dei paesi terzi. Naturalmente, l’influenza della Russia è un problema, soprattutto in quanto la Cina è un paese che ha un proprio obiettivo dichiarato in tutta l’ex Europa orientale e ha un formato speciale 17 + 1 Cina, unita a tutti gli ex Paesi comunisti. L’Albania non ha rapporti speciali con nessuno dei due. La Russia non ha investimenti in Albania, la Cina ne ha pochi. La Turchia non è un terzo attore, è un partner strategico dell’Albania. È una valvola di sicurezza per tutta l’Europa. Abbiamo ottimi rapporti con i paesi del Golfo, che continueremo a coltivare. Li vediamo solo come amici che sono i benvenuti in Albania per qualsiasi investimento vogliano fare. In realtà, la loro presenza nel nostro Paese è decisamente inferiore a quella che i media vogliono far credere.