La Commissione europea ha ricevuto il 3 giugno di quest’anno una notifica da parte del governo olandese per la sospensione della liberalizzazione dei visti per i cittadini albanesi che viaggiano verso i Paesi Bassi.
Come già espressa per l’occasione dalla portavoce dell’Ue per le politiche migratorie, Natasha Bertaud. “La decisione di sospendere il regime senza visti non può essere presa alla leggera e ogni passo” in questa direzione “sarà soggetto a un’analisi molto attenta“, aveva sottolineato la portavoce, precisando che Bruxelles avrebbe iniziato la sua valutazione del contenuto della notifica già nei giorni seguenti. E così è stato.
La decisione della Commissione Europea
Oggi era il termine ultimo per decidere sulla questione. Un portavoce della Commissione Europea ha affermato che nella situazione attuale non ci sono le circostanze per promuovere una richiesta di questo tipo:
“A seguito di un’attenta valutazione del contenuto della notifica ricevuta dai Paesi Bassi e sulla base delle informazioni disponibili, la Commissione ritiene che nella situazione attuale non ci sono le circostanze per promuovere il meccanismo della sospensione dei visti.
La Commissione continuerà a monitorare da vicino l’adempimento dei criteri di liberalizzazione dei visti sia per l’Albania che per gli altri paesi che beneficiano di viaggiare senza visti.” – ha affermato il portavoce.
Notizia che è stata in seguito confermata anche dall’ambasciatore dell’Unione Europea in Albania, Luigi Soreca, su Twitter.
Una complicata relazione
La richiesta da parte dei Paesi Bassi ha provocato “scontri” politici a Tirana: da una parte, la maggioranza parlamentare albanese affermava che alla base della richiesta c’erano i deputati olandesi contrari all’integrazione, mentre dall’altra l’opposizione l’ha giudicata come uno scarso risultato nella lotta contro la criminalità organizzata, corruzione e il traffico di droga.
Tuttavia, quel che è sicuro è che i Paesi Bassi non si sono mai mostrati favorevoli all’integrazione europea dell’Albania. Non a caso, il 12 giugno l’ambasciata olandese a Tirana rese noto che il parlamento olandese aveva chiesto al governo di non accettare l’apertura dei negoziati con l’Albania.
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