Se da una parte molti cittadini britannici possono non essere contenti per l’elezione del nuovo primo ministro Boris Johnson, dall’altra coloro che vivono illegalmente in Gran Bretagna – che sono circa 500.000 – saranno sicuramente felici per le dichiarazioni del neo-premier britannico.
Johnson, infatti, ha annunciato che ci sarà un’amnistia per gli immigrati che vivono illegalmente in Regno Unito. Nel primo discorso da premier nel parlamento, Boris Johnson ha strappato il piano sull’immigrazione preparato dal suo precedessore Theresa May, evidenziando le difficoltà di un programma che prevede l’espulsione di massa degli immigrati irregolari che “vivono e lavorano da anni nel paese senza essere coinvolti in attività criminali”.
Il leader del partito conservatore, fin dagli anni in cui era sindaco di Londra (4 maggio 2008 – 9 maggio 2016), è sempre stato un grande sostenitore dell’idea di un’amnistia per gli immigrati irregolari. Idea che, tuttavia, non ha trovato mai appoggio nel governo di Theresa May.
Una buona notizia per gli albanesi irregolari
Il piano di Johnson prevede che a tutti coloro che hanno vissuto nella capitale inglese per più di cinque anni e che possono testimoniare il loro impegno verso la società britannica, debba essere rilasciato un permesso di soggiorno in modo tale che possano contribuire al fisco del paese.
Questa sua idea nasce dalla convinzione – come affermato spesso in passato – dell’impossibilità di riuscita di un’espulsione di massa degli immigrati irregolari e, se dovesse essere attuata, rappresenterebbe una grande notizia per le migliaia di albanesi irregolari che da anni vivono e lavorano illegalmente in Gran Bretagna.
Quest’ultima è sempre stata una delle principali destinazioni per gli emigranti albanesi, alcuni dei quali – non riuscendo ad ottenere un permesso di soggiorno o asilo (l’anno scorso 500 richieste, il 13% del totale) – decidono comunque di emigrare illegalmente nel paese.
Nonostante non ci siano ulteriori dettagli e termini riguardanti l’amnistia, è molto probabile che questa venga approvata presto dato che il suo principale sostenitore è proprio l’uomo a capo del governo britannico.
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