Venerdì, 24 luglio, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha aggiornato i dati che riguardano il numero dei contagi nei paesi, dati che servono come raccomandazione per l’apertura delle frontiere. Tuttavia dall’analisi dei dati si nota una tendenza in crescita dei casi di infezione quotidiani.
Pertanto, in riferimento al numero delle infezioni, la media degli ultimi 14 giorni nei 27 stati membri dell’Unione Europea è stata di 16 infetti per 100 mila abitanti. Due settimane fa, il 15 luglio, questa media era di 13 infetti / 100 mila abitanti.
La media è aumentata in modo significativo per i paesi dei Balcani da 73 a 85 casi nelle ultime due settimane. La tendenza al rialzo più preoccupante è quella in Montenegro da 123 casi per ogni 100 mila abitanti in 162 casi.
- Albania 44 (+5) / 100 mila abitanti
- Serbia 77 (+14) / 100 mila abitanti
- Bosnia ed Erzegovina 96 (+24) / 100 mila abitanti
- Macedonia settentrionale 100 (+6) / 100 mila abitanti
- Kosovo 132 (+8) / 100 mila abitanti
- Montenegro 162 (+39) / 100 mila abitanti
Con questa media, l’UE continuerà a mantenere le sue frontiere chiuse ai paesi dei Balcani occidentali.
Bruxelles ha raccomandato che l’apertura delle frontiere avvenga secondo una norma in base alla quale se i paesi segnaleranno una media inferiore a quella dell’UE negli ultimi 14 giorni, si può consigliare l’apertura delle frontiere.
In termini di paesi dell’UE, il Lussemburgo è quello che registra la media più alta per 100 mila abitanti (206 casi) mentre Malta ed Estonia hanno la media più bassa (1 caso).
L’aggiornamento dell’elenco dei paesi che possono transitare nei paesi UE avviene ogni 14 giorni. Due settimane si era verificato un aumento dei casi in Serbia e Montenegro perciò l’UE aveva deciso di escludere questi due paesi dall’elenco.
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