Insieme alla Germania, l’Italia è il principale partner commerciale dei Balcani con più di 30mila aziende che investono in un’area di forte e radicata presenza economica, sia in termini di interscambio che di investimenti finanziari nelle public utilities.
Con l’obiettivo di monitorare i punti di forza e debolezza del sistema produttivo, agevolare una “seconda fase di insediamento” delle realtà imprenditoriali italiane, e di rafforzare le relazioni bilaterali, oggi e domani a Verona si terrà Italy & South Eastern Europe Investment Forum.
Al forum è prevista la partecipazione di 11 Paesi: Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Bulgaria, Albania, Montenegro, Romania e Moldova. Le delegazioni estere si confronteranno con le istituzioni e 400 imprese italiane attorno a 5 tavoli di lavoro: agroalimentare, infrastrutture e ambiente, logistica e trasporti, strumenti finanziari e integrazione europea, commercio internazionale. Per conservare un’importante presenza commerciale e finanziaria, sono però considerati strategici anche il sistema finanziario e bancario, il completamento dei corridoi europei, il settore energetico, l’internazionalizzazione del sistema fieristico.
I ministri dello Sviluppo Economico e gli ambasciatori dei Paesi balcanici, che hanno particolarmente risentito della crisi mondiale (bastino due dati: -27% nell’interscambio Italia-Balcani, rispetto al 18% della contrazione commerciale Italia-mondo), saranno affiancati da studenti della Mib School of Management di Trieste nel ruolo di Liaison Officers, con la responsabilità di sostenere le delegazioni e operare da intermediari in un importante momento di confronto, utile a rafforzare le relazioni tra l’Italia e i Balcani e avviare nuove opportunità economiche.
All’evento partecipa anche FdL Servizi, la struttura che gestisce le attività della Fiera del Levante di Bari all’estero e che lo scorso anno ha organizzato EcoBiz Expo, la Fiera del Levante in Albania dedicata all’ambiente. Per quattro giorni, dal 14 al 17 ottobre, Tirana è stata “capitale europea” del business ecosostenibile. FdL Servizi è stata recentemente riconfermata dal ministero dello Sviluppo Economico quale soggetto attuatore delle azioni di supporto alla penetrazione delle piccole e medie imprese italiane nel Balcani occidentali.
In questa veste, FdL Servizi parteciperà attivamente a tavoli settoriali sull’agroalimentare, la logistica e i trasporti, le infrastrutture e l’ambiente, il commercio internazionale, gli strumenti finanziari e l’integrazione europea. Forti delle iniziative svolte all’estero nello scorso anno, il presidente di FdL Servizi Antonio Ciuffreda e l’amministratore delegato G. Massimo Lupis affronteranno un intenso programma di incontri con i rappresentanti delle delegazioni straniere. Sarà l’occasione per consolidare i rapporti internazionali in vista delle iniziative in programma quest’anno nei Balcani, progettate dalla Fiera del Levante per sostenere la penetrazione delle piccole e medie imprese italiane in Albania, Macedonia e Bulgaria.
Il programma di Italy & South Eastern Europe Investment Forum prevede, oltre agli incontri Business to Business, sessioni bilaterali. Quelle della prima giornata dedicate all’impegno dell’Italia e dell’Ue in Europa sud orientale e all’impegno dei Paesi dell’Europa sud-orientale verso l’Italia con le conclusioni affidate al ministro allo Sviluppo Economico Claudio Scajola.
Quelle della seconda giornata saranno invece dedicate al commercio e all’export italiano verso i Paesi dell’Europa sud orientale con l’intervento conclusivo affidato al viceministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso. In agenda anche tavoli settoriali monotematici su agroalimentare, infrastrutture e ambiente, logistica dei trasporti, strumenti finanziari e integrazione europea, commercio internazionale, e incontri Institution to Business (delegazioni estere e imprese). Nella due giorni sarà infine riservato spazio all’impegno dell’Italia e dell’Unione Europea nei Balcani, condizione preliminare alla creazione di nuovi accordi economici che favoriscano, con reciproco vantaggio, gli investimenti italiani.